La campagna elettorale per le elezioni politiche è già iniziata. Ce ne siamo accorti leggendo il comunicato stampa del Pd cortonese sulla situazione dell’ospedale Santa Margherita di Fratta, dove sembra vestire i panni di una forza di opposizione invece che del partito che governa incontrastato il territorio da decenni. Classico esempio di schizofrenia politica, dove una mano crea i problemi e l’altra vuole intercettare il dissenso e porre delle soluzioni.
Ma entriamo nel merito. Il primo punto dei dieci da loro proposti riguarda il mantenimento dei livelli di risposta del Pronto Soccorso con disponibilità h24 e dei servizi di diagnostica a supporto di vari reparti, come la cardiologia. “Livelli” che non esistono più da tempo: la diagnostica per immagini non è disponibile dopo le 20 e nel fine settimana, altrettanto vale per i medici dei reparti specialistici. Il Pronto Soccorso soffre di mancanza di organico medico e infermieristico, come il M5S ha denunciato più volte, chiedendo l’attivazione dell’auto medica con medico di supporto al PS.
Il Pd denuncia poi la riduzione dell’attività chirurgica programmata alla Fratta. Strano, quando era il MoVimento 5 Stelle a denunciare la stessa cosa ci rispondeva, per mezzo del sindaco Basanieri, che andava tutto bene e che anzi era in corso un potenziamento della stessa.
Nel comunicato, il Pd, continua a elencare una serie di punti condivisibili con i quali però contraddice tutta la sua linea politica sanitaria, regionale e locale, volta al depotenziamento degli ospedali periferici per favorire il raggiungimento di alti standard solamente in 3 o 4 ospedali in tutta la Toscana.
«Non crediamo nemmeno per un minuto che il Pd abbia cambiato idea sulla politica sanitaria, lo dimostrano anche i tagli da poco approvati dal governo Gentiloni, banalmente si stanno avvicinando le elezioni e quindi deve rifarsi il trucco», dichiara Matteo Scorcucchi portavoce cortonese del MoVimento 5 Stelle, che aggiunge: «Non dimentichiamoci che nemmeno 2 anni fa il Pd negò il diritto ai cittadini toscani di esprimersi sulla riforma sanitaria regionale, nonostante fossero state raccolte 55.000 firme per indire il referendum».
Il M5S Cortona