Nella seduta del 27/05/2016 del Consiglio Comunale è andata in votazione la proposta di variante al regolamento urbanistico e conseguente piano di intervento presentato dalla Società Bonifiche Ferraresi.
L’azienda, come molti sapranno, ha presentato un ambizioso progetto di intervento agricolo sui terreni delle bonifiche che da Santa Caterina arrivano fino a Foiano della Chiana, un progetto di agricoltura intensiva, volto alla produzione massiccia di prodotti agricoli da commercializzare nei mercati con il valore aggiunto della provenienza cortonese e della Val di Chiana.
Quello che secondo noi però stona su questo progetto, e che rischia di compromettere fortemente il bellissimo paesaggio incontaminato della Valdichiana cortonese, è la realizzazione di 33.000 mc di nuovi capannoni nei pressi della cosiddetta “Fattoria di Santa Caterina”, area di forte pregio paesaggistico per la sua bellezza ed il suo valore storico.
Queste possibili nuove edificazioni, seppur legate all’ambizioso progetto presentato dalla Società, ci sollevano legittime perplessità e dubbi per chi come noi è da sempre fortemente attento alla salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio naturale che fa di Cortona e della Valdichiana, uno dei luoghi più belli e caratteristici del mondo, dove anche per questo si riversano e si accolgono ogni anno migliaia di turisti da ogni paese.
Ci pare quindi poco coerente da parte dell’amministrazione, parlare di valorizzazione del paesaggio alla luce della forte vocazione turistica dell’economia locale e poi permettere simili interventi che ne compromettono irrimediabilmente il paesaggio.
Il M5S, seppur conscio dell’importanza e dell’opportunità che il progetto può rappresentare per il territorio cortonese, ha proposto, tramite lettera protocollata, al Consiglio Comunale e di conseguenza alla Società in questione, di sospendere l’approvazione della attuale richiesta di variante al R.U. proposta dalla stessa Società e di avviare un confronto tra i vertici societari e l’ amministrazione al fine di individuare sinergicamente una area alternativa a quella richiesta, ove realizzare i nuovi fabbricati necessari allo svolgimento della attività agricola che le Bonifiche Ferraresi si propongono di attuare, convinti che una possibile nuova ed alternativa collocazione sia possibile all’interno di un'area di oltre 1300 ettari che la Società detiene nel territorio cortonese, cosi da evitare impatti paesaggistici rilevanti in una area a forte vincolo paesaggistico preservando il paesaggio attuale e quindi la bellezza ed il valore del territorio.
Tale lettera protocollata si è resa necessaria in quanto il nostro portavoce Consigliere Matteo Scorcucchi, non potendo partecipare alla seduta del Consiglio Comunale in questione per pregressi impegni personali ( assenza prontamente comunicata al momento in cui ci è stata trasmessa la comunicazione della seduta preparatoria al Consiglio Comunale ) intendeva fornire la propria posizione e la posizione del M5S Cortonese sulla questione, chiedendo che la stessa venisse letta dal Presidente del Consiglio Comunale durante la seduta consiliare e da mettere a verbale come nostra dichiarazione.
Vogliamo inoltre precisare che appena ricevuta la lettera di convocazione della Commissione dei Capigruppo, sede in cui viene decisa la data e l’ordine del giorno del Consiglio Comunale, tra l’altro spedita fuori dai termini temporali previsti dal regolamento, dove erano state indicate come possibili date il 27 o il 28 Maggio, il nostro Consigliere ha subito chiesto che venisse fissata la data del 28 Maggio, data in cui sarebbe stato presente.
In prima battuta sembrava venisse accettata tale richiesta, purtroppo alla luce dei fatti il nostro portavoce non è stato ascoltato, probabilmente per la convenienza, da parte della maggioranza, di non avere una voce fuori dal coro a gettare l’ombra del dubbio sulla loro convinzione di operare una giusta scelta mentre decidono di fare scempio della Valdichiana.
Purtroppo oltre al non rispetto dei tempi per la convocazione delle commissioni e alla noncuranza delle esigenze delle minoranze per la programmazione della data del Consiglio Comunale, non hanno nemmeno permesso la lettura e la messa a verbale della lettera del nostro Consigliere su un tema così importante.
Un atto che dimostra arroganza e una scarsa predisposizione da parte della maggioranza PD alla collaborazione, condivisione ed ascolto anche delle minoranze.
In ogni caso non ci chiuderanno di certo la bocca con questi metodi metodi antidemocratici e autoritari, non lontani dall’attualità politica nazionale odierna visto anche ciò che lo stesso Partito Democratico sta facendo alla Costituzione Italiana.
Il Consiglio Comunale quindi non ha preso in considerazione la nostra proposta, addirittura ignorandola, tirando dritto sull’approvazione della variante e decretando così lo sconvolgimento dell’aspetto del paesaggio di quell’ area.
Quando i capannoni saranno realizzati e sarà quindi troppo tardi per tornare indietro, chi ha permesso tutto questo dovrà prendersi le proprie responsabilità di fronte ai cittadini.
Siamo amareggiati perché ancora una volta non c’è stato modo di dar luogo ad una discussione trasparente ed onesta con un confronto reale sul merito della questione, tutto è stato deciso nelle segrete stanze di partito e solo ratificato in Consiglio Comunale dove invece sarebbe la giusta sede per prendere tali decisioni.
Esattamente lo stesso metodo che viene utilizzato nei palazzi di governo romani, d’altronde tutto ciò non ci scandalizza più.
Anche il metodo utilizzato dalla maggioranza per arrivare al suo obiettivo ci lascia di stucco: convocazioni delle commissioni consiliari inviate completamente fuori dai termini del regolamento e completo disinteresse delle esigenze della minoranza per la scelta della data del Consiglio Comunale.
Cosa avrà ancora di democratico questo PD?
A noi pare proprio niente. Ma i cittadini devono saperlo.