È stato pubblicato il nuovo progetto per la Sala Polivalente di Mercatale, dimezzata nelle dimensioni e funzioni e soprattutto senza alcuna condivisione con la popolazione del territorio, ma prepotentemente imposta dall’alto.
È opportuno riepilogare la tormentata storia di questa struttura, partendo dall’inizio.
Negli anni Novanta, grazie a un intervento ai giardini pubblici di Mercatale, si predispone un’area per la realizzazione di una struttura polivalente.
Le condizioni per la realizzazione di un progetto condiviso con la popolazione e le associazioni, rispondente alle esigenze della frazione e dell’intera val di Pierle, si sono realizzate soltanto con l’Amministrazione di Francesca Basanieri. Il progetto è approvato e finanziato, al punto che si arriva (2019) all’affido dell’appalto alla ditta esecutrice dei lavori. Manca solo la firma definitiva, che deve essere apposta dalla nuova Amministrazione.
Con l’elezione di Luciano Meoni (giugno 2019) cambia tutto: il nuovo Sindaco indice un’assemblea pubblica in cui, manifestando le sue perplessità sul progetto Basanieri, promette di migliorarlo e rassicura la popolazione che ogni variazione sarà condivisa. Si contraddice pochi mesi dopo, quando una delibera di Giunta annulla l’intero progetto (dicembre 2019) e se ne illustra alla popolazione uno nuovo (gennaio 2020), completamente diverso e non rispondente più alle esigenze del territorio e dei cittadini, nonché dalla superficie dimezzata (205 metri quadrati invece dei 434 del progetto precedente). I presenti all’assemblea fanno presente che una struttura di questo tipo esiste già a Lisciano Niccone ed è quindi superflua.
Alla luce di quanto accaduto, viene indetta una nuova assemblea presieduta dai due consiglieri mercatalesi – l’uno di minoranza e l’altro di maggioranza – per chiarire quale progetto sarebbe stato realizzato. Tra i numerosi partecipanti, una larghissima maggioranza ritiene preferibile il progetto Basanieri, in quanto quello presentato da Meoni è più piccolo e sovrapponibile, per dimensioni e funzioni, all’altra Sala Polivalente della Val di Pierle, quella di Lisciano Niccone. Il consigliere di maggioranza, pur avendo ascoltato tutti gli interventi, afferma in conclusione di essere a conoscenza di “alcune persone” che apprezzano il progetto Meoni.
Nei mesi successivi – in piena emergenza sanitaria, cala sulla questione il silenzio più assoluto. A maggio, ancora all’insaputa dei cittadini di Mercatale, viene affidato l’incarico alla progettazione strutturale della nuova struttura, perfettamente identico al progetto illustrato da Meoni.
In altri termini, la struttura che verrà edificata non è stata condivisa con i cittadini, nonostante le rassicurazioni del Sindaco. Verrà concessa dall’alto, con un modo di fare che indigna e preoccupa, umiliando l’intera popolazione della frazione. Un grave errore per una struttura che verrà realizzata nel punto più sensibile di Mercatale, la zona dei Giardini. È certo che una volta realizzato uno dei due progetti in futuro non ci sarà modo di modificarlo. Il nostro progetto veniva da lontano era stato fatto insieme ai residenti cercando di soddisfare tutte le esigenze, questo invece butta all’aria tutto e non riesce a soddisfarne nessuna.
È opportuno che il Sindaco, cui mi rivolgo a nome dell’intera popolazione mercatalese, risponda a queste domande: perché si è deciso di rivedere un progetto già appaltato? Perché si è deciso di fare un nuovo progetto non condiviso dalla popolazione? Perché si sono fatti tutti i passaggi tecnici e burocratici senza dire niente a nessuno?
Gino Cavalli
Consigliere Comunale “PD Insieme per Cortona”