Il 29 Settembre 2017 la sezione cortonese di Rifondazione Comunista emette un comunicato stampa in cui contesta la svendita dell'ex ospedale di Cortona, lanciando un monito su una operazione che secondo noi conduce ad un impoverimento del nostro patrimonio pubblico in chiave culturale, turistica e sociale. Per primi abbiamo lanciato questo allarme e nel corso delle settimane il tema è diventato di dominio pubblico a dispetto dei tentativi del centrosinistra al governo della Provincia e del Comune di Cortona di sottacere la questione. In un articolo di Novembre 2017 anche l'ex sindaco Fabilli parla espressamente di "cannibalismo amministrativo", a dimostrazione di come i timori di Rifondazione Comunista fossero diffusi nel territorio. Nel frattempo ad Ottobre la vendita era avvenuta e di nuovo, convinti che la questione non fosse chiusa ed assolutamente intenzionati a tenerla aperta, siamo intervenuti chiedendo all'amministrazione comunale di assumere un "atteggiamento di trasparenza" nei confronti di tutti i cittadini. Ci parevano richieste di buon senso, ma non sono servite ad impedire alla Sindaca Basanieri di esternare pubblicamente la sua gioia per l'avvenuta (s)vendita di un bene pubblico storico, importante e strategico di Cortona. Un atteggiamento sconcertante che, se non altro, ha avuto il vantaggio di insinuare il dubbio nel gruppo di Liberi e Uguali (alleato allora come adesso del PD) che in questa maggioranza non è che sia tutto rose e fiori, che qualcosa (noi diremo molto) non va poi così bene. Si riconosce, di fatto, che Rifondazione Comunista non ci aveva visto male nel denunciare l'incuria di questa giunta, la tendenza alle privatizzazioni (scelte di matrice di destra), il sostanziale stato di abbandono che regna in numerosi campi. Sempre troppo tardi!
Ad oggi, dopo la bellezza di 8 mesi, la popolazione continua ad essere ignara di quello che sta succedendo. Chiediamo dunque, per l'ennesima volta, chiarimenti al Sindaco affinché risponda a questa nostra richiesta rendendo onore almeno al principio della trasparenza, visto che la scelta politica non è certo onorevole. Un chiarimento dovuto non a Rifondazione Comunista, ma a tutti i cittadini che si domandano legittimamente cosa stia succedendo ad un bene che era di tutti, quali sono i progetti futuri alternativi al nostro (che, ricordiamo, era quello di fare dell’ex ospedale un polo che ospitasse le scuole superiori risparmiandoci il pagamento di affitti esorbitanti alla Chiesa, oltre che di centro per le associazioni culturali del territorio) e chi li metterà in pratica. Ben sapendo, come avevamo promesso, che vista la nostra ferma posizione, far calare il silenzio in questa vicenda non è difficile. E' semplicemente impossibile!
Partito della Rifondazione Comunista Cortona