L’Etruria

Redazione

Don Benito Chiarabolli verso le nozze di Diamante con la Chiesa

Il prossimo 29 giugno sarà  festa importante a Pergo

Don Benito Chiarabolli verso le nozze di Diamante con la Chiesa

Inizio d’estate importante in quel di Pergo quest’anno. Infatti, nonostante le norme anticovid in vigore, nel piccolo, ma laborioso  borgo cortonese , è già primavera di ripartenza e di ripresa della vita sociale, religiosa e civile. Soprattutto di vita religiosa che avrà il suo clou in una giornata di preghiera e di festa speciale per il prossimo 29 giugno quando nell’antica chiesa di Pergo, che ancora è centro e fulcro della comunità cristiana della Val d’Esse, don Benito Chiarabolli celebrerà una Santa Messa solenne in ricordo dei suoi sessant’anni di sacerdozio.

Nei giorni scorsi sono passato sul far della sera alla canonica dove da un paio d’anni l’ottantatreenne , mitico e storico ex-parroco di Camucia , vive e cura la parrocchia che fu dell’indimenticabile don Giuseppe Corbelli.

Ho trovato don Benito davvero in forma e felice di questo traguardo che il Signore le sta concedendo e , mentre le scattavo le due foto qui riportate nel collage di corredo, da buon figlio della nostra  campagna chianina (è nato a San Lorenzo nel 1938) mi dice: “ Sono così grato a nostro Signore e alla sua Mamma per questi sessant’anni di sacerdozio così belli, che volentieri mi rifarei d’accapo”.

Pregare affinché possa rifarsi d’accapo non sarà possibile; ma chiedere al Signore di mantenerci a lungo questo parroco cortonese testimone della Chiesa novecentesca dell’ex-Diocesi di Cortona questo sì che dobbiamo farlo. Don Benito è infatti, assieme ai due don Ottorino, a don Giovanni, e al Vescovo Italo, l’ultimo dei testimoni  di quel “ bel giardino di Dio” che fu Cortona ancora nel primo Novecento e che  come tale fu consacrato da  Papa Ratti  nel  1932 al momento di inviare nelle nostre terre  il giovane vescovo S.E. Mons. Giuseppe Franciolini. Un vescovo santo che fu guida cristiana  e civile per ben 57 anni nella nostra Cortona e che il 29 giugno 1961 consacrò sacerdote il giovane Benito Chiarabolli. Cioè il sacerdote che in questa serata dei primi giorni di maggio mi riceve nello studio della sua canonica di Pergo con la bontà e l’amicizia del "Buon Pastore" e, dopo averlo tirato giù da uno scaffale della sua libreria, mi permette di sfogliare e di riprodurre alcune foto di quella ordinazione sacerdotale e anche della sua vita di prete cortonese.

Le foto vengono da me allegate nella Gallery come éssai per una proposta di apposita pubblicazione, che sarebbe preziosa testimonianza documentale di quella Cortona cattolica e cristiana, che in tanti oggi ricordiamo con nostalgia e che vorremmo tramandare ai nostri nipoti come memoria attiva per la costruzione di un futuro, che possa trovare forza e coraggio nelle forti, antiche radici della nostra Chiesa locale.

Don Benito Chiarabolli, un sacerdote ancor oggi pieno di gioventù,di  vitalità pastorale, che oggi guida i cristiani di questo piccolo, vivace, attivo borgo della Val d’Esse, merita infatti non solo una festa , ma anche un “libro- annales” che, con il supporto di questa sua documentazione fotografica, racconti e tramandi ai giovani di oggi e di domani la Cortona cristiana del Novecento.

Racconti e tramandi cioè  il suo essere un prete, un ecclesiastico a tutto tondo,  impegnatissimo pure nell’azione cristiana delle opere sociali ed economiche. Insomma, che dia narrazione sì del  suo essere un sacerdote guida spirituale e uomo di preghiera, ma anche dell’uomo che ha sempre saputo andare oltre la recita del breviario, praticando  la vita concreta dell’organizzatore-promoter delle opere economiche, sociali e della comunicazione. Ecco quindi ,per coloro che vorranno accingersi  alla realizzazione di un libro storytelling su Don Benito, la sua scheda biografica essenziale.

Ordinato sacerdote il 29 giugno  1961 , don Benito Chiarabolli  comincia subito  la sua opera pastorale in Cortona come responsabile diocesano dell’Azione Cattolica e dell’Ufficio Catechistico curiale. Nel 1964 viene nominato parroco di Riccio e Santa Maria di Sepoltaglia, dove rimane fino a tutto il 1977.

Il 5 febbraio del 1978 entra in Camucia come parroco della Chiesa di Cristo Re, subentrando al reverendo don Aldo Rosadoni, prematuramente scomparso a causa di un infarto. Qui don Benito trova una comunità di circa mille duecento famiglie che stanno trasformando un piccolo villaggio in una moderna città e si fa coadiuvare nella sua opera pastorale dal giovane viceparroco don Antonio Garzi, che, essendo anche professore di musica, organizza le iniziative giovanili e le attività culturali della parrocchia.

A Camucia le associazioni di volontariato, come la Caritas , la Misericordia, l’Avo, la Frates, la San Vincenzo De Paoli, sono i fiori prediletti della sua pastorale in parrocchia. Una parrocchia che è vivacizzata anche dalla presenza della Comunità Magnificat del Rinnovamento nello Spirito. Inoltre una parrocchia che ha impiantato e ben sviluppato anche un Oratorio dei giovani, dove si praticano attività di tempo libero, sports e dove si organizzano i Campi estivi di Sant’Egidio e si tiene una frequentatissima scuola di musica. Una parrocchia inoltre che ha come sua  emanazione  la Cooperativa Produzione Lavoro che gestisce servizi e offerte di lavoro e l’Associazione Ami.Mo (Amici di Moba), che raccoglieva fondi ed aiuti specifici per il territorio di Moba, in Congo, dove come Parrocchia di Cristo Re don Benito costruisce  un Centro di Formazione professionale per il reinserimento sociale e civile dei giovani di strada ed ex-soldati della guerra civile. Un' associazione quest'ultima costruita da don Benito accogliendo una proposta del suo viceparroco congolese Jean Marie Katentu Nkomanmia,  oggi in servizio pastorale nella nostra diocesi. Sempre nel periodo degli anni in cui è parroco a Camucia, don Benito dopo la morte di don Dino Zacchei assume la reggenza della parrochia di San Marco in Villa e , dopo la morte di don Wiliam Nerozzi, qella della parrocchia di Sant' Eusebio. Inoltre , per dieci anni dal 1987 al 1997, don Benito è Presidente e direttore economo dell'Istituto Diocesano Trattamento Clero della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro.

Come parroco di Camucia e presidente dell’Istituto Diocesano  Sostentamento Clero  don Benito fu l’organizzatore della visita di Papa Wodila, oggi San Giovanni Paolo Secondo,  a Cortona ed Arezzo avvenuta il 23 maggio 1993. “Una giornata indimenticabile e che mi regalò la gioia di stare a contatto diretto con il Pontefice per tutta la giornata dal suo arrivo alla sua ripartenza, accompagnandolo anche come ‘ cicerone’ in visita alle nostre chiese”, mi dice ,ancor oggi emozionato e felice per quell’ onore ed onere di incarico affidatogli dal vescovo Mons.Giovanni D’Ascenzi, mentre mi regala una video-cassetta relativa a quello storico avvenimento.

A Camucia don Benito rimane fino al 2018, quando una decisione della curia aretina gli impone di lasciare la parrocchia di Cristo Re, divenuta nei primi anni di questo secolo  uno dei centri più importanti della Chiesa cortonese e di accettare la nomina a parroco di Pergo.

A ottant’anni don Benito non si perde d’animo e si dedica alla vita cristiana degli abitanti della Val D’Esse con lo spirito e la passione del giovane prete che negli ormai  lontani decenni del Novecento aveva fatto suo il motto benedettino “ ora et labora”.

Il da fare infatti anche a Pergo non gli manca e l’intreccio tra preghiera e azione sociale e civile è ancor oggi la caratteristica del suo quotidiano sacerdotale. Forse però a Pergo , alla sera, gli manca quel suo mettersi alla scrivania come faceva a Camucia, quando prima di andare a dormire , concludeva la sua giornata con il non facile lavoro di giornalista cattolico e di redattore del settimanale Toscana Oggi- Voce di Cortona di cui egli è stato per tanti anni coordinatore e attivo cronista, continuando l’opera del grande, amato ed indimenticabile giornalista don Benedetto Magi, alla cui scuola tanti di noi cortonesi, compreso il sottoscritto, avemmo l’onore e la fortuna di formarci e rifornire di buoni, utili attrezzi  la nostra cassetta dell’abc giornalistico.

Buone Nozze di Diamante con la Chiesa , caro amico (ed ex-parroco dei lontani anni 1980 ) don Benito.

Auguri fraterni anche dal  presidente del Consiglio Pastorale di Pergo , Domenico Falini, che, raggiunto telefonicamente, mi dice: “ Don Benito è a Pergo da pochi anni , ma si è fatto amare e stimare già da tutti. Con molta umiltà sta portando avanti la nostra parrocchia in un momento non facile per la Chiesa e il 29 giugno saremo accanto a lui nella sua Santa Messa Solenne di sessantesimo di sacerdozio; certi che, viste le attuali norme pandemiche , vorrà celebrarla all’aperto, onde  permettere a tutti di partecipare. Intanto , nel dirgli grazie per la sua missione sacerdotale qui a Pergo, a nome di tutto il Consiglio Parrocchiale e mio personale, gli porgo  pubblici auguri per questo importante anniversario che il Signore  le sta concedendo”.

Ivo Camerini