L’Etruria

Redazione

Le stadere di Bartolomeo

Documenti della nostra piccola storia montagnina

Le stadere di Bartolomeo

C'erano una volta le stadere o bilance di ferro. Ogni casa contadina ne aveva una grande ed una piccola. La grande, una bilancia lunga in ferro massiccio a ganci, era per le grandi pese dai venti kg a due quintali. La piccola, un piatto tondo in lamiera di ferro con bilancia corta, era di origine etrusca e serviva per i piccoli pesi fino a dieci o venti kg. Le stadere servivano al corretto uso dei piccoli / grandi commerci dell'economia domestico-territoriale delle famiglie di agricoltori a conto diretto o mezzadri. Davano la giusta verità del peso ed erano un classico emblema anche della nostra civiltà contadina sia di montagna che di pianura oppure dei piccoli commercianti cittadini. Tre mondi oggi completamente spariti di cui però in tanti sentono nostalgia e che vorrebbero resuscitare.

È per questo motivo che avendo ammirato queste due stadere o bilance da Giorgio, un piccolo pensionato albanese restauratore immigrato da noi da oltre vent'anni, le ho fotografate e volentieri le pubblico con questo collage di corredo.

Sono due pezzi unici a lui affidati dai figli e dalla vedova del grande, indimenticato Bartolomeo da Casale, muratore artigiano e appassionato agricoltore della nostra montagna novecentesca.

Appena restaurate e ritornate al loro splendore originale andranno ad arredare la stanza d'ingresso del loro rinomato agriturismo ( CASALE 36 di Gino e Grazia ) in Borgo Casale. Un borgo della nostra montagna che da cinquanta anni non esiste più a livello di cartografia comunale, ma che Gino, Grazia e Dina (figli e moglie del grande Bartolomeo), assieme a poche altre famiglie casalesi, mantengono oggi vivo nella memoria collettiva della nostra montagna cortonese, naturalmente con grande amore alle proprie radici storiche, ma anche con sudati sacrifici personali .
Ivo Camerini