L’Etruria

Redazione

L’orto vuole l’uomo morto, ma mantiene giovani

L'esempio di Enzo Apolli

L’orto vuole l’uomo morto, ma mantiene giovani

Anche quest'anno l orto meraviglioso e ricco di Enzo Apolli fa bella mostra di sé lungo la provinciale, appena passata Camucia.

Il giovanotto ultraottantenne Enzo è da aprile che ci lavora e ci passa le sue mattinate di pensionato ortolano attivo e fiero di contribuire al bilancio familiare suo e dei figli.

Con i prezzi di verdure e frutta alle stelle, Enzo quest’anno ha contribuito alla grande a salvare il potere d’ acquisto delle sue famiglie e ha portato nelle loro tavole cibo d'ogni ben di Dio; tutto veramente biologico e sano. 

Il suo orto, che quest' anno ha dovuto subire anche noiose e faticanti peripezie burocratiche per il riallaccio della luce al pozzo, è però anche protetto da una edicola innalzata alla Madonna dei campi sui resti di un'antica cappellina dedicata alla Vergine Maria nel settecento dai contadini di Monsigliolo. Enzo le è molto devoto non le fa mai mancare i fiori e se ne prende cura periodicamente non solo per ringraziarla della fertilità della terra e dei frutti che ci vengono ad ogni stagione, ma anche nel rispetto del voto di averne cura fatto a sua madre al momento della morte.

Insomma, le giornate al suo orto impegnano Enzo Apolli come da proverbio : “l’orto vuole l’omo morto”, ma lo mantengono giovane e attivo.

Non sarebbe male che il Comune potesse dare ai nostri pensionati camuciesi e cortonesi dei piccoli orti da gestire e coltivare a livello di sussistenza economica familiare.

Ivo Camerini