L’Etruria

Redazione

Addio annus horribilis! Benvenuto 2025!

Auguri ai nostri lettori, nel segno della speranza cristiana e della riconciliazione.

Addio annus horribilis! Benvenuto 2025!

Questa notte se ne va un annus horribilis, che, con la guerra, la violenza, gli odi, l'indifferenza, la democratura governativa praticata a qualsiasi livello ( locale, nazionale, europeo e mondiale) da politici peggiori dei fascisti e degli stalinisti messi insieme, ha riportato il cittadino all' antica realtà di suddito. Realtà e condizione  da cui il Novecento sembrava averlo liberato per sempre.

Mai , come nel 2024 , la speculazione economica, sociale e politica , aveva dominato le terre italiane, europee e cortonesi con  una legislazione neocapitalista da stato primo etico,  varata da politici fascisti e stalinisti in doppiopetto.

Come scrive sui social la nota e apprezzata scrittrice italiana e cortonese, Anna Cherubini, "il 2024 ha fatto abbastanza schifo (…) un anno pieno di guerre lo sappiamo, un anno di governi che giocano a prestarsi o regalarsi o scambiarsi le armi con la scusa del voler difendere i paesi deboli, sappiamo anche questo, e che pure le sinistre partecipano al gioco, non so se lo sappiamo ma io vedo questo. Le armi fanno schifo (...) come la violenza sulle donne, troppa e spesso subdola (…) E non mi piacciono un sacco di cose, passate e anche stanziate in questo anno dai numeri brutti. Non mi piace la tanta miseria, troppa, ingiusta, l'immotivata povertà di moltissimi. E non mi piace sapere che tre amici più o meno coetanei solo quest'anno se ne sono andati per cancro, e che altri si siano ammalati. E non mi piace la sanità pubblica, per la quale se sei povero puoi morire, anzi fa proprio schifo. E non mi piacciono i concorsi per la scuola, e le loro piattaforme online che ormai sono la sola prova di conoscenza. E non mi piacciono un sacco di cose. Neanche il fatto che se fai un lavoro, come dire, in ambito culturale e artistico, puoi così facilmente entrare nel tunnel della miseria. E che le case editrici paghino così poco, non si dice, ma è così, perché poi ti senti un'imbecille, una scellerata ad aver pensato che potevi vivere e mantenere i tuoi figli scrivendo (…) non mi sono piaciute davvero un sacco di cose di questo anno. Ad un certo punto, d'estate, mi sembrava che tutto puzzasse terribilmente, non so di che, di acido, di stantio, di artificiale, di tossico, di miseria(...) quell'odore che sentivo doveva essere la mia idea della rabbia nascosta agli angoli delle strade, sugli schermi dei telefoni, negli occhi e nelle bocche delle persone. La rabbia della solitudine, dell'impotenza, dell'indifferenza, del giudizio dei tanti, troppi duci e ducetti che hanno ripreso ad infestare le strade d’Italia(…) Poi però, c'è domani, come è scritto in esergo di un libro di Dave Eggers, (eroi della frontiera). Sì, però c’è un domani ed auguro a tutti un 2025 dai colori belli e dai profumi buoni. Che circolino  e non restino fermi ”.

Per me  e per tutti coloro che credono nella filosofia vichiana, c’è la certezza che  colori belli e i profumi buoni , augurati da Anna, tornano sempre, come la primavera dopo l’inverno, che, per quanto lungo possa essere, è inevitabilmente destinato a finire, prima o poi.

Certamente avremo ancora un lungo periodo di prepotenze, di stato dai governi dracula a tutti i livelli, che mandano raffiche di raccomandate con cartelle esattoriali anche per Natale e Capodanno e che aumentano tasse anche sulla casa, alla faccia dei loro proclami di non mettere le mani nelle tasche degli italiani. Aumenti e terrore fiscale che, naturalmente, senza vergogna alcuna, fanno scegliendo di non  mettere le mani nelle tasche degli italiani ricchi e comodi, ma bensì in quelle degli italiani del ceto medio basso, che lavora da mane a sera e che ormai è stato messo in mutande già dagli inizi del nuovo secolo.

Speriamo che, andandosene via, questo terribile 2024 porti con sé anche i troppi politici italiani, europei e mondiali che, praticando la doppia morale, vorrebbero farci credere che tutto va bene madama la marchesa e che è reato criticarli e contestarli, perché loro sono i nuovi unti del Signore , i nuovi principes  di cui ha bisogno l’Italia, l’Europa e il mondo.

Lor signori sappiano però che non abbiamo bisogno né di unti del Signore né di principi o imperatori. Sappiano che verrà presto la nuova primavera della democrazia e della libertà italiana e che i loro giorni di potere sono ormai contati.

Ai nostri lettori, i cari , sinceri auguri di un Buon 2025 di nuova liberazione, di solidarietà, di riconciliazione e condivisione del pellegrinaggio terreno cui ogni uomo e donna è destinato  ab aeterno.

Ivo Camerini