Al Santuario di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio, come sempre, festività natalizie e Te Deum di ringraziamento all'insegna della solidarietà, della fratellanza cristiana.
Nella monumentale chiesa cortonese, infatti, in queste festività di fine ed inizio anno,il parroco Don Ottorino Cosimi e il consiglio pastorale hanno scelto di realizzare un presepe ed un albero aperti alla carità, cioè segno visibile di aiuto verso gli esclusi dal benessere economico e civile.
Insomma non solo preghiera, ma anche opere di carità concreta.
Infatti ai piedi dell'albero allestito all'ingresso del Santuario i fedeli e i visitatori possono lasciare prodotti alimentari per i bisognosi e coloro che non hanno voce (o non trovano ascolto tra i ricchi e i comodi del nostro effimero oggi) possono appendere lettere a Gesù Bambino con richieste di aiuto concreto cui, nei limiti del possibile, la Caritas cortonese darà risposta.
Come ha detto Don Ottorino, durante le celebrazioni eucaristiche del Santo Natale, "chi può passi per il Calcinaio a lasciare qualcosa sotto l'albero dei fratelli più poveri ". Il presepe del Calcinaio, come ci fa notare Carla Rossi, "anche quest'anno lancia la sua buona provocazione e invita a riflettere sui tanti Erode e Pilato che pullulano nella nostra società odierna. Chi verrà a visitare il presepio del Calcinaio troverà tutto ben scritto nei cartelloni che 'gridano' accanto alla grotta di Betlemme qui ricostruita da don Ottorino e dai parrocchiani "
Ivo Camerini