Si aprono scenari nuovi per lo svolgimento della fiera di Camucia. La prossima settimana, infatti, l'amministrazione comunale e le due associazioni di categoria, Confesercenti e Confcommercio, daranno l’avvio a una nuova e approfondita verifica per consentire lo svolgimento della manifestazione con una nuova formula, nuove date e diverse modalità. La proposta sarà poi portata agli organi competenti per la valutazione della sua fattibilità.
«Il comune di Cortona - ricordano il sindaco Luciano Meoni e l’assessore alle attività produttive Paolo Rossi - avevano preso la decisione di non far svolgere la tradizionale fiera di Camucia edizione 2020. La scelta era motivata dall’esigenza di salvaguardare la salute pubblica e dopo aver preso atto della difficoltà di garantire costantemente misure di distanziamento interpersonale, utilizzo dei dpi e contingentamento delle presenze, in linea con le disposizioni messe in atto per contrastare il diffondersi dell’epidemia da Covid-19».
«Sapevamo che la fiera di Camucia – proseguono Meoni e Rossi – è un appuntamento tradizionale per il nostro territorio, molto atteso dalla comunità, dagli operatori commerciali, sia in sede fissa, sia ambulanti e, appunto per questo, la scelta di annullarla si era rivelata ancora più sofferta. Ci preme ricordare che numerose amministrazioni hanno fatto la scelta di rimandare al 2021 o rivederne le caratteristiche delle varie iniziative fieristiche dei loro territori. Pur consapevoli delle critiche che la decisione avrebbe comportato, la scelta era stata presa dunque per salvaguardare l’intera collettività dal punto di vista sanitario. Le ulteriori sollecitazioni delle categorie economiche, degli operatori commerciali, a cui rivolgiamo costantemente la nostra attenzione, e anche, non ultime, delle forze politiche del nostro territorio, in maniera trasversale, ci inducono a uno sforzo ulteriore per studiare soluzioni che consentano lo svolgimento della fiera in tutta sicurezza.
In accordo con Confesercenti e Confcommercio intendiamo, pertanto, lavorare su una soluzione organizzativa nuova: quella di farla svolgere in due domeniche distinte, in un’area più ampia, favorendo il maggior distanziamento tra operatori e visitatori, dividendo quindi i concessionari tra le due date entro metà ottobre e limitando i varchi e gli accessi.
Vogliamo evidenziare – concludono Meoni e Rossi – che su tutte queste proposte dovremo confrontarci con questura e prefettura, senza il cui benestare non potremo procedere».