L’approvazione del nuovo Regolamento Urbanistico di Monte San Savino si è conclusa nella seduta del Consiglio Comunale di sabato 8 settembre 2018. Un passo cruciale molto atteso da cittadini, imprese e tecnici che conclude un iter iniziato nel 2014 e proseguito con la successiva adozione del Regolamento nel Marzo 2017.
Il completamento di questo percorso consentirà, grazie a uno strumento urbanistico aggiornato e moderno, di affrontare nel prossimo quinquennio temi più ampi e strategici, connessi non solo alle esigenze dei cittadini e del tessuto produttivo savinese, ma più in generale al ruolo di Monte San Savino nel futuro e nella realtà della Valdichiana.
Nel compiere questo percorso l’Amministrazione Comunale ha sempre cercato il confronto con tutte le categorie coinvolte, al fine di definire in modo più possibile condiviso le scelte e favorendo la più ampia partecipazione di tutta la comunità. Numerose sono state, sempre a questo scopo, le opportunità di confronto con tecnici del territorio.
In quest’ultima fase il Consiglio ha concluso l’iter di esame delle osservazioni, peraltro già presentate e discusse in precedenti sedute della Commissione Comunale per l’Assetto del territorio.
Il percorso degli ultimi mesi, però, ha riguardato anche altri aspetti fra cui emerge la realizzazione di studi maggiormente approfonditi sulla situazione idro-geomorfologica del territorio.
“Abbiamo cercato di raccogliere il maggior numero di dati possibili sulla situazione idro-geomorfologica del nostro Comune” dichiara il Sindaco Margherita Scarpellini, che detiene anche la delega all’Urbanistica “attraverso studi idraulici realizzati con tecniche di ultima generazione. Tutto ciò ha permesso di fornire, nella revisione del Piano, prescrizioni più puntuali ed appropriate”
Le osservazioni sono state 130, pervenute da enti, tecnici, cittadini. Fra esse figuravano richieste di ampliamento di edifici, di stralcio o inserimento di aree edificabili e altro ancora. 13 osservazioni riguardavano invece il comparto produttivo. Nel complesso poco più di un quarto sono state le osservazioni ritenute non accoglibili.
“Nell’analizzare le osservazioni si è tenuto fede alle linee-guida che hanno caratterizzato il Piano, cercando di offrire concrete risposte alle esigenze dei cittadini e sostenendo anche le attività produttive, in particolare quelle già esistenti” spiega il Sindaco “Abbiamo tenuto conto anche del consumo del suolo, nel rispetto del patrimonio storico, ambientale e paesaggistico che nel nostro Comune assume un valore enorme”.
Vi è stata poi la piena conferma di una scelta già compiuta al momento della redazione del Piano Strutturale, riguardante le medie strutture di vendita dai 300 ai 1.500 mq. “Si è deciso di non prendere in considerazione alcune proposte arrivate, visto che esistono già zone in cui è possibile effettuare interventi di questo tipo e per una serie di valutazioni sui grandi centri commerciali, sull’impatto non sempre positivo che essi hanno nelle economie locali e sulle prospettive future di queste forme di commercio” chiarisce Scarpellini “La nostra è quindi una scelta in difesa delle piccole attività di vicinato, caratterizzate, magari, da prodotti locali e tipicità. Con questa decisione vogliamo evitare di depauperare un patrimonio di piccole attività commerciali, anche in ambito alimentare, presenti sia nel territorio che nel centro storico”.