Nella chiesa di Pergognano del 1239, il 7 agosto si celebra la festa di San Donato, patrono della piccola frazione ed anche della città di Arezzo.
San Donato nacque probabilmente ad Arezzo ma, secondo alcune fonti, potrebbe essere stato originario di Nicomedia. La sua opera di evangelizzazione fu molto proficua. Consacrato vescovo dal papa, succedette a Satiro nella guida della Chiesa aretina e continuò nella sua opera pastorale, coadiuvato dal diacono Antimo.
Sembra che subì il martirio della decapitazione, inflittogli dal prefetto di Arezzo, Quadraziano il 7 agosto. Il corpo di San Donato è conservato e venerato nella Cattedrale di Arezzo, nell'arca di San Donato, capolavoro della scultura del Trecento, mentre la reliquia della testa è conservata in un prezioso reliquiario nella Pieve di Arezzo.
È considerato protettore degli epilettici, per la guarigione miracolosa di un bambino da questa malattia.
Tra i miracoli il più famoso è quello del calice, a causa del quale sarebbe stato condannato al martirio: durante la celebrazione della messa entrarono nel tempio dei pagani che distrussero il calice di vetro, di cui Donato raccolse i cocci e li rimise insieme, tranne uno. Egli versò del vino nel calice rotto servendolo ai fedeli senza che ne cadesse dal fondo. Dallo stupore, 79 pagani si sarebbero convertiti al Cristianesimo. Dopo un mese, fu arrestato e ucciso.”
Rosanna Martini, consigliere comunale ad identità, cultura, territorio, manifestazioni e folclore