L’Etruria

Redazione |

Pezzi Unici firmati Giancarlo Rossi

Pezzi Unici firmati Giancarlo Rossi

Via Guelfa è una delle direttrici che arrivano sulla piazza del Comune di Cortona e si affaccia all’interno delle sue mura secolari con una ripida salita. 

E’ la strada che percorro per arrivare a casa e mi sta particolarmente a cuore perché è tutta in pietra e conserva la sua anima antica, la sua originale toscanità. Non ci sono infissi in alluminio e serrande di plastica perché i portelloni e le finestre sono in legno vecchio con le serrature e i cancelli in ferro battuto e molti di essi sono lavorati e forgiati a mano. 

Mentre la percorro al mio arrivo da Roma vengo trasportata indietro nel tempo e rimango sempre sorpresa perché provengo da un’abitazione degli anni ‘80 di Roma EUR. Noto con piacere che il giovane artista del legno Giancarlo Rossi vi ha aperto la sua nuova bottega. Fino a ora era cresciuto condividendo quella del suo babbo Umberto Rossi, un Eccelso Designer del legno. Ora sono a pochi metri di distanza e la via si sta veramente arricchendo di belle esposizioni!

Dunque Giancarlo è figlio d’arte e nipote di un bravissimo falegname cortonese che ha trasmesso in famiglia il rispetto e l’amore per il legno. Ha insegnato loro come odorarlo, come riconoscere al tatto la sua forza, ad avvertire la fragilità di un segmento e ad ammirare i vari disegni dei nodi che non sono mai uguali, forse solo apparentemente simili! 

Umberto è un Maestro, ha raggiunto il suo apice con le sculture lignee dei cavalli, disegni unici, eleganti e assolutamente desiderabili, affascinanti come la storia del cavallo di Troia perché in ognuno di essi sono custoditi i pensieri dell’artista mentre li creava. Bellissimi e vellutati al tatto i suoi vasellami dalle forme sinuose, vibranti i candelabri che sprigioneranno la luce delle candele e poi ancora la sua stupenda frutta, opere ammirate per la loro purissima e sofisticata bellezza.

Lui Umberto disegna leggende!

Entrambi i Rossi che non hanno certo bisogno di pubblicità, amano rispettare le naturali e colorate sfumature del legname ma è Giancarlo, che non lasciatosi intimidire dalla celebrità artistica del babbo, ci regala nuove visioni spingendo al limite le progettazioni, slanciando i loro disegni espandendoli nelle geometrie, Giancarlo infatti è più carnale “umanizza” il corpo dei cavalli dove s’intravede la forma dei muscoli.

Ha acquisito la conoscenza millenaria e quella familiare della trasformazione del legno in oggetti e mobili raffinati. Ha fatto sua l’esperienza tramandata e ha compreso la sua strada scoprendo colorazioni nuove, ridisegnando le forme degli oggetti del babbo riproponendo della nuova frutta, intera e sezionata, le ombre colorate, i candelabri, le bugie, piccole o grandissime. I piccoli puledri potrebbero giocare con Alice nel Paese delle Meraviglie!

Tutto questo lo progetta e lo costruisce nell’intimità del suo locale con coraggio. Ore passate a studiare e forgiare persino gli strumenti con cui creerà gli oggetti, forgia lui stesso quelli che adopererà per scaldare un pezzo di legno per farlo curvare, per intarsiarlo, levigarlo, dipingerlo e lucidarlo perché i rami, i tronchi e le nervature dei vari alberi hanno diverse nature: molti sono duri ma presentano delle affascinanti rigature, altri morbidi e facili all’intaglio per essere tradotti in decori ricamati. Nel suo nuovo showroom espone dei complementi d’arredo fantastici perché tutto è lavorato singolarmente a mano, sono dei veri e propri “Pezzi Unici”. 

Il giovane Rossi è un artista moderno di terza generazione che oramai sa esprimere la sua fantasia che ha fatto nascere il suo stile conservando nell’animo la tradizione artigianale. 

Poco racconta dei suoi processi per sviluppare le varie tecniche e quando gli chiedo nella mia intervista: 

“Giancarlo mi elenchi i nomi dei legni?” 

Fa il vago! : “ Non ricordo .. il palissandro dal Sud America, l’ebano dall’Africa, l’acacia .. poi non so…”

Si fa proprio il vago, ma io insisto e lui : “ no, no, non ricordo!”

Sempre al telefono sorrido immaginandomi l’espressione furbetta del suo viso, l’occhio scuro e penetrante al quale non sfugge nulla con l’atteggiamento delle sue labbra a un sorriso sbilenco e simpatico .. 

“Vabbè Giancarlo ho capito faccio io!” 

Fa parte del gioco non svelare completamente i trucchi del mestiere!

Allora vado a ripescare un suo passato messaggio dove mi raccontava i legni che usava: 

“Per le pere piccole adopero il ginepro, per quelle verdi allungate l’acero, la melina con l’erica, la mela grande con l’olivo, l’ombra verde con l’acero marezzato mentre quella “color biscotto ben cotto” con il carpino”.

Pensate che nobile ricerca in un mondo ormai tutto di Plastica!

Anche le opere di Giancarlo hanno oltrepassato i confini italiani allora immagino, con un certo sentimento di orgoglio, la bella figura che le sue opere, quelle di un artista italiano, generano nelle case all’estero!

La visione esterna della bottega è meravigliosa perché ha conservato i portelloni verdi consumati dal vento e dalla pioggia, ma i legni sono ben stagionati e ossidati e non si distruggeranno per altri secoli ancora e le opere esposte in vetrina in codesta cornice, rapiscono lo sguardo di passanti perché restituiscono un sentimento di raffinata eleganza che oggi è sempre più difficile trovare e ammirare. 

Il negozio di Giancarlo Rossi ha una bella anima nascosta e immagino che la sera, a portelloni chiusi, i cavalli, i candelabri e la frutta si animino insieme alle teiere in “chiacchere allegre e danze” proprio come nel film prodotto dalla Walt Disney.