Come dettagliatamente riferito in altro articolo del nostro giornale (https://www.letruria.it/attualit%C3%A0/la-banca-popolare-di-cortona-apre-a-citt%C3%A0-di-castello-9119 ), sabato 26 novembre 2022 la Banca Popolare di Cortona ha aperto una sua filiale in Città di Castello.
Si tratta di un avvenimento importante che merita non solo il plauso di tutti coloro che hanno a cuore Cortona e la sua Civitas, ma anche le congratulazioni e i pubblici auguri di un foglio come il nostro, che, da sempre, ha un rapporto di stima e di collaborazione con la Bpc.
Secondo il mio modesto parere di giornalista di strada , il 26 novembre 2022 la Banca Popolare di Cortona ha fatto un passo davvero importante per il suo futuro di banca tradizionale ed insieme di banca attenta al nuovo che avanza. Un passo coraggioso per un cammino davvero coraggioso che va segnalato ai nostri lettori, ben oltre l’ottima e dettagliata cronaca riportata nel servizio sopra linkato.
In un momento di cambiamenti epocali (che da due anni avvengono sotto le nere, pesanti nubi, che fanno dondolare le nostre società tra il terrore della guerra in atto in Europa e il terrore ancora non passato di una pandemia devastante) questo evento ci fa guardare , come cortonesi, con nuova speranza e positività al futuro che è già qui e che sta cambiando anche la nostra piccola patria.
Come hanno detto il Presidente Bpc Giulio Burbi e il Direttore Generale Roberto Calzini nei loro interventi alla cerimonia di inaugurazione della sede di Via Achille Grandi, mentre gran parte degli istituti di credito chiudono filiali o si affidano alla conglomerazione ( o unrelated diversification) la Bpc va in controtendenza ed ha aperto una nuova sede in Città di Castello, proponendosi ancora una volta come banca di comunità, che si allarga alle comunità viciniori. Come una banca che sa fare e camminare con passione e forza vincente non su cose facili , ma su sfide impegnative e su imprese che permettono di organizzare e di mettere alla prova il meglio delle energie e delle capacità possedute .
E l’apertura di una filiale in Città di Castello, cioè al centro di terre laboriose e vitali come quelle agricole, artigianali ed industriali della Valtiberina, diviene oggi non solo la bandiera di una attività creditizia popolare, che affonda le sue radici nelle intuizioni e teorie economiche, ancora attuali, del grande cortonese Girolamo Mancini, ma soprattutto l'apertura, il passaggio per riprendere le antiche vie medioevali delle monete e dei commerci di Cortona quando , nella seconda metà del milleduecento e nei primi due decenni del milletrecento, i “denari cortonesi” furono “ caput moneta” da Montepulciano ad Arcidosso, da Radicofani a Chianciano, da Città di Castello a Perugia, da Todi a Narni e Orvieto.
Insomma, una bella scommessa sull’Umbria quella della Banca Popolare di Cortona, che senz’altro porterà buoni frutti e che con la filiale di Città di Castello consolida l’altra filiale di Perugia.Una scommessa che troverà anche nel fascino storico del passato di Cortona quelle spinte che servono sempre alle grandi imprese di chi mette energie, risorse e buoni programmi sul cammino non facile del proprio futuro e di quello di una comunità in cui la Bpc, dal 1881, opera e lavora con grande coraggio e capacità imprenditoriale. Ad maiora Bpc!
Auguri di buon lavoro non solo al management della Bpc, ma sopratutto ai funzionari e agli impiegati che, lavorando nelle sede di Città di Castello, saranno il vero, buon biglietto da visita di Cortona e della sua banca.
Nella foto di corredo e nella gallery tutte le immagini che abbiamo recuperato su questo importante evento della nostra banca cortonese.
Ivo Camerini