Dopo tanta invocazione e un gennaio quasi primaverile, l'inverno venne! E venne per Santa Margherita. Ma soprattutto venne domenica 25 febbraio guidato e trasportato dal vento siberiano burian ( o buran) che ci ha portato tempeste di neve e di.gelo come da anni non se ne vedevano. Come dicevano i contadini di una volta " si genèo nun gèla, férreo ferra". Quindi a partire dalla festa di Santa Margherita , che quest'anno si è svolta sotto la doppia fioritura di mandorli e di neve, il generale inverno è arrivato ed ha sconvolto anche le nostre giornate cortonesi. Soprattutto nella nostra montagna la vita è stata dura e difficile con temperature che hanno raggiunto punte di meno quattordici e che hanno gelato tutto regalandoci però anche veri capolavori naturali di acqua ghiacciata come la foto scattata mercoledì 28 febbraio alle quindici nei boschi di Teverina. L' eccezionalità di questo fine inverno 2018 , anche se non paragonabile ai memorabili lontani inverni cortonesi del 1956, 1985 e di quello più recente del 2012, merita di essere tramandata ai nostri nipoti e pertanto la redazione del nostro giornale dedicherà un'intera pagina fotografica del prossimo giornale cartaceo, in uscita a marzo, a quest'evento che ha interessato la nostra vita in queste giornate di fine febbraio.
Sui social abbiamo visto molte foto di Cortona e del suo territorio sotto la neve e sotto il gelo. Chiediamo pertanto a tutti i fotografi "amatoriali e non" che hanno foto belle e significative su questa nevicata 2018 di inviarle per email alla nostra redazione entro lunedì cinque marzo di modo che possiamo selezionarle e realizzare la nostra pagina su L'Etruria del 15 marzo. Assicuriamo che nella didascalia di corredo della pagina verranno citati i nomi degli autori delle foto pubblicate. Pertanto vi invitiamo ad inviare i vostri scatti migliori a : [email protected] , ricordando che le foto devono avere un peso non inferiore ai 300 kb e non superiore, se possibile, ai 700 kb. Un grazie anticipato a tutti coloro che vorranno inviarci le loro belle foto.
Ivo Camerini