L’Etruria

Redazione

Educazione stradale nelle scuole di Foiano

Educazione stradale nelle scuole di Foiano

Il giorno 13 dicembre 2018 sono iniziate le iniziative di educazione stradale nelle Scuole di Foiano della Chiana. Gli interventi concordati con la responsabile del Progetto Educazione Stradale nelle scuole di Foiano della Chiana, Prof. Arrigucci Ivana, quest’anno saranno più numerosi e più articolati, con l’obiettivo è di raggiungere il maggior numero possibile di studenti, compatibilmente con gli altri impegni istituzionali della Polizia Municipale.

La formazione iniziata nella scuola materna, dove sono stati già formati 72 bambini, premiati per la loro attenzione con il patentino del pedone, passa ora alla scuola elementare, dove la formazione sarà svolta per scelta concordata agli studenti della 5 elementare. Le lezioni saranno svolte in parte in aula spiegando ai bambini l’importanza dell’uso del seggiolino e delle cinture di sicurezza, spiegando poi le regole di base del Codice della Strada. Una parte della formazione avverrà all’esterno, dove i bambini impareranno l’uso consapevole della strada, come si attraversa la strada in sicurezza, e le norme di comportamento in bicicletta. Nell’occasione i bambini indosseranno i gilet gialli, ad alta visibilità, che servono a sottolineare  l’importanza dell’essere visibili agli altri utenti della strada.

Nella scuola media invece saranno raggiunti gli studenti della prima media, all’interno del Progetto educazione all’autonomia, già svolto anche lo scorso anno. Iniziativa di quest’anno sarà incontrare anche i ragazzi delle scuole superiori, con incontri legati alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e alcool, coinvolgendo anche un medico specializzato in tossicologia, della ASL, per spiegare ai ragazzi gli effetti delle sostanze sul loro corpo.

E’ di fondamentale importanza formare le nuove generazioni ad un uso consapevole della strada e dei veicoli, facendo conoscere i principi e le norme della sicurezza stradale, sin dalla più tenera età.

E’ ormai acquisito che uno dei primi ruoli che un bambino si trova a ricoprire è quello di passeggero nella autovettura di mamma e papà. Diventerà poi pedone, ciclista, conducente di veicoli a motore, perché è un dato di fatto che l’uomo vive sulla strada fin da piccolo.

In Italia nel 2017 secondo i dati dell’Osservatorio ASAPS sui bambini da 0 a 13 anni i morti sulle strade sono state 40, le cose sono andate un po’ meglio che nel 2016 ma i numeri sono ancora angoscianti. Delle 40 giovanissime vittime 25, pari al 62,5%, erano trasportate a bordo dei veicoli (30 nel 2016) e questo aspetto comunque ripropone drammaticamente il tema del fissaggio dei nostri piccoli sui seggiolini,  5 bambini sono stati travolti con la loro bicicletta (3 nel 2016). 8 erano a piedi per strada.

Partendo da questi dati l’idea di iniziare il prima possibile ad insegnare le regole della strada.

L’educazione stradale deve far parte dell’educazione che il bambino riceve fin dalla tenera età.

Occorre sfruttare il potenziale del bambino, ed il suo alto grado di attenzione e imitazione verso la figura adulta, senza contare che quello che si impara da piccoli non si dimentica più, il comportamento corretto sulla strada verrà quindi assimilato come qualcosa di normale, così che allacciare le cinture o camminare sul marciapiede  diventeranno  la normalità.