L’Etruria

Redazione

"I russi non mangiano bambini!"

"Basta con la propaganda colonialista contro il popolo russo!"

"I russi non mangiano bambini!"

Una attenta lettrice russa de L’Etruria, che attualmente lavora come operatrice sanitaria nelle nostre terre di Valdichiana, è tornata da una visita di un mese ai suoi familiari e parenti, che vivono nelle terre di Mariopul e del Donbass.

Irina ( naturalmente nome di fantasia di questa coraggiosa signora) mercoledì 13 novembre 2024 è venuta nella nostra redazione per portarci le foto che pubblichiamo in gallery e a chiederci di poter raccontare la vera realtà civile ed umana delle terre russofone dell’Ucraina.

Secondo lei non è vero che in quelle terre c’è miseria e dittatura da parte di Mosca. Anzi, nonostante la tragedia della guerra, “la gente comune vive abbastanza bene ed ha un ottimo rapporto con i militari russi, che, con  molta attenzione e civiltà, dal febbraio 2022, governano queste due regioni russofone”.

Nelle città in cui vivono i mie familiari e i miei parenti – ha inoltre aggiunto la gentile signora russofona – vivono come se non ci fosse la guerra, ma una semplice operazione di polizia militare, purtroppo, con il duro inconveniente del coprifuoco in vigore dalle ventidue di sera alle cinque del mattino.  Erano due anni che non tornavo a casa per le ferie e ho trovato che il livello di vita da noi  è ormai molto elevato, che c’è molto lavoro e l’inflazione è sotto controllo anche perché le speculazioni del commercio occidentale non hanno possibilità di agire e di far aumentare il costo della vita quotidiana. Una vita quotidiana molto frenetica ed attiva che sta ricostruendo scuole, palestre e ospedali andati distrutti nei primi mesi della resistenza ucraina alla ripresa del controllo da parte di Mosca di questi nostri territori, che facevano ed hanno il diritto a far parte ancora della grande Russia. Le città in cui sono stata a visitare i miei familiari e parenti sono molto pulite e la raccolta dell’immondizia è efficiente, differenziata correttamente  ed effettuata con tutti camions nuovi e  super moderni. Dopo i primi mesi. in cui l’esercito russo ha dovuto combattere duramente per riconquistare le terre della nostra madre Russia, sono state ricostruite anche le strade e il trasporto pubblico è molto valido, efficiente e a costi accessibili per lavoratori, studenti e pensionati. Bar, ristoranti e supermercati lavorano a pieno ritmo ed i prezzi sono stabili e sotto controllo statale. Un controllo statale che impedisce le furbizie delle speculazioni finanziarie e commerciali in auge nell’occidente e che permette dei servizi di sanità e di scuola pubblica molto efficienti e gratuiti a tutta la nostra popolazione. Abbiamo molti giovani specialisti ingegneri, insegnanti, dottori e professionisti che sono venuti a lavorare da noi da tutta la Russia in quanto i nostri giovani sono coscritti nella leva militare. Insomma, nelle mie terre russofile di Ucraina si vive bene, si vuole stare uniti con il governo russo nell’amore alla nostra grande nazione, che è impegnata nella sua difesa dal dominio mondiale degli Usa, che vogliono impiantare i loro missili sotto le porte di Mosca e, soprattutto, non è vero che i militari russi mangiano i nostri bambini delle regioni di Mariopul e del Donbass, come la disinformazia di Zalensky, Biden, Macron, Starmer, Meloni e Stoltenberg da due anni vogliono far credere ai popoli occidentali ed europei. Noi che abbiamo scelto di vivere nella nazione russa diciamo a voce alta all'occidente: basta alla propagnada colonialista contro il popolo russo!”.

L’ Etruria, da giornale libero ed indipendente qual è sempre stato da oltre centotrentadue anni, pubblica volentieri questa testimonianza e rimane a disposizione per altre testimonianze di egno contrario, ma documentate come questa che ci ha riportato la gentile signora russa, che da anni lavora con serietà e professionalità in Valdichiana. Le foto qui pubblicate sono state scattate dalla signora nei primi giorni di novembre e sono volutamente riprese in lontananza per la privacy delle persone finite nell'obiettivo.

(I.C.)