L’Etruria

Redazione

La "Renaissance" di Sant'Eusebio

Fervore e iniziative ecclesiali tra i cattolici della Valle del Loreto.

La "Renaissance" di Sant'Eusebio

È tutto un fiorire di iniziative e di fervore cristiano quello che pervade la Valle del Loreto in questa primavera 2017. Riapertura del Santuario della Madonna degli Angioli, feste patronali e prime comunioni, visita dell' eminente presule africano S.E. Mons. Portella, assemblee ecclesiali varie promosse da una vivace e attivissima "Unità pastorale" di vallata che ora, per sabato dieci giugno, promuove due eventi di prim'ordine per la vita ecclesiale dell'antica Pieve di Sant'Eusebio.
Nel tardo pomeriggio, alle diciotto, una conferenza in colllaborazione con il Lions Club Valdichiana Host e il Lions Corito Clanis sulla storia e la cristianità locale dall'accattivante titolo "La Rinascita della Pieve di Sant'Eusebio".
La sera, alle venti e trenta , un convivio popolare presso il Centro sportivo per promuovere i lavori di manutenzione del complesso architettonico della storica Pieve Longobardica. Una cena appunto intitolata "Un tegolino Sant'Eusebio" e che è un momento di beneficenza per raccogliere fondi necessari per la straordinaria manutenzione della canonica, in programma nel secondo semestre del 2017.

Nella foto le due locandine che promuovono i due eventi e che sono state curate da questo iperattivo Consiglio interparrocchiale della Valle del Loreto.
Presenze d'eccezione e davvero gradite quelle di Don Alvaro Bardelli, parroco della Pieve e del Duomo di Arezzo che interverrà anche in rappresentanza del vescovo Mons. Riccardo Fontana e di Francesca Basanieri, Sindaco di Cortona .
Relatori alla conferenza sulla secolare storia della Pieve di Sant'Eusebio: Clara Egidi,Paolo Bruschetti, Marco Poesini, Alfio Pastonchi. Moderatore Ernesto Gnerucci.

Regista dell'evento don Severe Boukaka, il giovane sacerdote congolese che si è ben inserito nella comunità della Valle del Loreto continuando l'opera pastorale dei parroci suoi predecessori:dal grande indimenticato poeta dialettale Don Wiliam Nerozzi ai viventi "nonni ad honorem", cioè don Ferruccio Lucarini e don Primo Gorelli.
Ivo Camerini