"Quest'anno è magra" mi dice Francesca Brini appena mi vede entrare nel vecchio "mulino del popolo" al Sodo, oggi "Colli di Cortona".
" Ma l'olio è davvero di altissima qualità", soggiunge subito dopo.
In due secche battute , degne della miglior tradizione contadina, la giovane imprenditrice cortonese, che da qualche anno ha scelto di coadiuvare con il babbo Graziano nel non facile lavoro dell'azienda agricola che egli ha messo su in Fratta e dintorni nel Secondo Novecento, riassume ed illustra la campagna dell'olio extravergine cortonese del 2017.
Anche Graziano Brini, ormai sempre più nel ruolo di patriarca familiare circondato dalla moglie Rita, dall'altra figlia Valentina e dai nipoti, conferma il giudizio di Francesca sull'olio cortonese dell'autunno 2017:" un olio eccezionale che vale la pena acquistare, anche se il suo prezzo si è quasi raddoppiato rispetto a due anni orsono. Per piccole quantità si vende anche a quattordici euro al litro. Ma quest'anno è una vera spremuta da elisir della tavola e vale la pena acquistarlo prima che non se ne trovi più".
Insomma nonostante la siccità le nostre colline cortonesi, vere miniere del nostro oro verde, ci hanno regalato i loro frutti rispettando la secolare tradizione della frangitura delle olive che ormai da più di un decennio viene anticipata ad ottobre e novembre.
Dai primi dati disponibili anche a Cortona si registra un calo di produzione di olive di oltre il cinquanta per cento rispetto agli anni passati. Alcuni produttori a livello di economia familiare di sussistenza parlano di un calo di produzione del novanta per cento dovuto alla siccità.
Anche gli altri mulini cortonesi, che arricchiscono le nostre vallate, sono aperti ed attivi. Naturalmente a ritmi ridottissimi rispetto agli anni passati.
Ivo Camerini