In una serata settembrina di fine estate , sulla terrazza della rinascimentale Chiesa di Santa Maria Nuova, baciata dal sole che tramonta e illuminata di eterno dall’azzurro del cielo che veglia sopra Cortona, il popolo cristiano cortonese, guidato dal Vescovo Riccardo Fontana,dal vescovo Italo, dai confratelli sacerdoti e dalla “Gente de Santamarianova”, ha festeggiato le Nozze di Diamante con Madre Chiesa dell’amato e stimato decano dei preti cortonesi Don Ottorino Capannini. Ed insieme le Nozze d’Argento con la Chiesa di don Simone Costagli, che si appresta a lasciare Cortona per Sansepolcro, dopo un quinquennio di servizio pastorale nella parrocchia del Duomo e nella nostra città.
La bella serata di Santa Maria Nuova in onore dei sessantanni di sacerdozio di Don Ottorino, condivisa con i venticinque anni di don Simone, è stata una festa religiosa e popolare per i tanti anni donati alla comunità cortonese da un figlio del popolo alla sua amata Cortona, alla gente contadina e semplice, in mezzo alla quale nacque oltre ottant’anni fa proprio nella Valle del Loreto, che, dal XVI Secolo, s’inchina devota alla monumentale chiesa di pietra serena innalzata da Giorgio Vasari.
Una festa della Civitas cristiana per un sacerdote che ha saputo testimoniare il Vangelo e Gesù Cristo camminando sempre in punta di piedi, offrendo la sua vita per il prossimo e allietando l’altro, la comunità tutta con il suo sapere, con il suo talento di grande maestro di musica cristiana, con il suo essere uomo immensamente innamorato delle melodie del Laudario Cortonese, che ha contribuito a diffondere e valorizzare fin da quando era giovane sacerdote ordinato nel 1960 dal “santo” vescovo Mons. Giuseppe Franciolini.
Sia nell’omelia del vescovo Fontana sia nel saluto finale tenuto dalla Gente de Santamarianova il ritratto di questo prete dell’antica, storica scuola cortonese del Seminario Vagnotti si è fatto storytelling, racconto familiare ed affabulato per i giovani di oggi e forte esempio per la ripartenza del domani cristiano di Cortona e delle sue terre.
Terre che hanno visto una grande storica presenza della chiesa cattolica e che oggi , nei tempi nuovi dettati dalla pandemia del Covid, desiderano nuovamente affidarsi al Vangelo, a Gesù Cristo e alla sua mamma Maria Santissima, cercando, come dimostra questa settimana in onore di Don Ottorino Capaninni e don Simone Costagli, di ridare forza e vita all’albero cattolico della vita cristiana che, qui da noi, ha ancora radici forti ed antiche.Radici vive che sanno ancora rinverdire e nutrire i suoi rami, soprattutto con sacerdoti che stanno in mezzo alla gente , che sanno essere parroci di strada e non di palazzo, che hanno un saluto e un abbraccio per tutti, "sia per chi lavora sia per chi sta in piazza senza far niente”, che "non si scordano di nessuno , che suonano al campanello di casa dei parrocchiani” , che “passano a domandare come sta Carlino e l’Andreina, che portano le caramelle all’anziana Beppina”. Lunga vita a don Ottorino e don Simone! Anche dall’Etruria tutta.
Nella gallery, alcune foto della serata scattate dall'amico Fabrizio Pacchiacucchi. Una serata religiosa, quella di Santa Maria Nuova per la Festa di Don Ottorino e Don Simone, che ha avuto la sua ciliegina nella torta con " l'adeguatezza liturgica dei canti e la squisitezza dell'esecuzione" ( parole del Vescovo Fontana) dell'esecuzione polifonica della Corale Zefferini, fondata a suo tempo da Don Ottorino ed oggi diretta mirabilmente dal Maestro Michele Lanari. Una Corale che , oltre alla Messa di Terry, ha eseguito la Preghiera a Maria ( parole e melodia di don Otttorino e armonizzazione di Michele Lanari) e l' Ave Regina Gloriosa ( del Laudario, ma armonizzata in stile moderno sempre da Michele Lanari) . Una Corale che ha avuto il supporto dell'oboista Pietro Farini, dell'organista Massimiliano Rossi, del flicorno Pierluca Zoi, del solista Claudio Lanari e, naturalmente, del service audio dell'impagablie cortonese Roberto Pagani.
Ivo Camerini
