Ecco di seguito l'intervento del prof. Romano Scaramucci sul tema : "Radio Incontri, dal pionierismo di un prete di montagna alla realtà odierna , passando per Radio Foxis".
Curiosamente o forse fin troppo motivatamente, perché per noi credenti niente avviene per caso, qui a Cortona - il legame tra annuncio cristiano e la Radio come mezzo di evangelizzazione ha avuto come pionieri, diciamo così, due sacerdoti che sono stati, prima l’uno poi l’altro, parroci della Chiesa più bella di Cortona, anzi qualcuno ebbe a dire la più bella del mondo, quella di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio. Questi due sacerdoti sono: don Alvaro Bardelli e Don Ottorino Cosimi. Brevemente un po’ di storia. Eravamo tra la fine degli anni 70 e l’inizio degli anni 80, periodo in cui spuntavano come funghi Radio Private in tutta Italia. Fu un fenomeno sociale molto importante e innovativo, dopo decenni di monopolio e informazione targata esclusivamente RAI le Radio Libere si facevano veicolo di un nuovo tipo di intrattenimento, di fruizione musicale ma anche di un nuovo tipo di annuncio ma anche di denuncia civile, qualcuno ricorderà il bellissimo film di Marco Tullio Giordana Cento passi che racconta la nascita e brutale fine di Radio Aut fondata da Peppino Impastato ucciso poi dalla mafia. Anche Cortona ebbe la sua prima Radio Privata, la gloriosa Radio Foxes che ha cresciuto tanti speakers dj tra i quali anche il nostro concittadino Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti. Fu proprio in questo periodo, non ricordo di preciso quando ma più o meno doveva essere il 1978, che Don Alvaro non so se invitato o di sua iniziativa, inaugurò una rubrica domenicale intitolata “Domenica un giorno per te” proponendo a me e all’amico Carlo Lorenzi, allora studenti universitari, di partecipare alla diretta della Domenica mattina che consisteva nella lettura del Vangelo della domenica commentata dallo stesso Don Alvaro. Seguiva poi una specie di almanacco con i santi della settimana e per finire un po’ di musica. Andammo avanti per alcuni anni finché don Alvaro fu chiamato dal Vescovo Giovanni D’Ascenzi a guidare la parrocchia della Cattedrale di Arezzo. Per un breve periodo con l’amico Carlo continuammo a registrare la trasmissione su audiocassetta, sempre per conto di Radio Foxes, in casa di Don Benedetto Magi, altro sacerdote col pallino dell’informazione religiosa che come molti di voi ricorderanno è stato anche fondatore e direttore per tantissimi anni del settimanale “La Voce di Cortona”. Come dicevo però la collaborazione radiofonica con don Benedetto durò poco anche a causa degli scarsi mezzi tecnici di registrazione a disposizione del bravo prete giornalista. E’a questo punto che - scusate il bisticcio di parole - incontrai Radio Incontri. La proposta di fare qualcosa in questa nuovissima Radio cortonese mi venne direttamente da Don Ottorino Cosimi che in anticipo rispetto ad altri aveva capito che l’annuncio cristiano non poteva fare a meno di questo nuovo pulpito. Un’intuizione questa che si muoveva nella direzione giusta, in perfetta linea con l’impulso dato alla Chiesa dei primi anni 80 da Giovanni Paolo II che da Loreto affidava il compito missionario ai media affinché: “la fede cristiana abbia, o recuperi un ruolo guida e un’efficacia trainante”. La Chiesa aveva bisogno di adeguarsi ai tempi su questo ambito, anche quella Cortonese che da poco si era unita ad Arezzo e Sansepolcro. Era insomma tempo di rispondere con efficacia all’appello del Papa e il progetto di una Radio Cristiana in Cortona solo don Ottorino Cosimi era in grado prima di pensarlo e poi di realizzarlo. Sì, solo un prete di frontiera, o di montagna, o di strada come ama definirsi lui, poteva avere un’idea così innovativa e progressista ma anche ardua ed onerosa. Nonostante la mia assidua frequentazione - fin da bambino - della chiesa cortonese, Don Ottorino Cosimi era il prete che conoscevo di meno ma quel suo progetto, allo stesso tempo avventuroso ed evangelico, di una Chiesa in “uscita” direbbe oggi Papa Francesco ma nel nostro caso fuori dalle mura etrusche che da secoli delimitano anche troppo talvolta i nostri spazi, ecco questo progetto mi stimolava assai. Ricordo che ci pensai un po’ prima di accettare ma poi iniziai l’avventura. Dal punto di vista tecnico erano lontani i tempi dell’era digitale che se da una parte sono molto costosi ma facilitano però l’aspetto tecnico, infatti maneggiavamo esclusivamente le cassettine con nastro magnetico per la registrazione dei programmi e credo che Don Ottorino ebbe modo di mettere a dura prova le proprie competenze tecniche a riguardo. Ma tutto funzionava alla perfezione altroché prete di montagna.
Quando si trattò di dare un titolo al mio programma non ebbi un solo momento di incertezza, decisi di dare continuità a quello che aveva creato Don Alvaro, una continuità non solo nel titolo “Domenica un giorno per te” ma anche nei contenuti e nell’impostazione. E così è ancora oggi dopo oltre 40 anni! Ultimamente la nostra radio va forte: nuove forze, una rinnovata vitalità tecnica, molti giovani, nuovi programmi. Ma io sono testimone oculare e ho vissuto in prima persona un percorso che non sempre è stato in discesa, ci sono stati tempi difficili, molto difficili, durante i quali la differenza l’hanno fatta la caparbietà di Don Ottorino ed il sostegno in tutto di Carla Rossi, entrambi animati dalla loro granitica convinzione di aver fatto la scelta giusta e la certezza che quel progetto doveva continuare a qualsiasi costo. Li ringrazio a nome della comunità cortonese per questa realtà oggi molto presente nella vita civile, sociale e religiosa della nostra città e non solo. Un grazie naturalmente anche a tutto lo staff, a tutti gli speakers di Radio Incontri che con professionalità e passione svolgono quello che don Ottorino Cosimi chiama “il volontariato dell’informazione” ma consentitemi infine di fare una menzione speciale per il costante impegno e grande disponibilità di Marco Pieroni e Carlo Lancia le nostre punte di diamante tecniche, che negli ultimi tempi hanno consentito quel salto di qualità che ci fa sperare in tempi migliori. Certo le difficoltà non sono finite né dal punto di vista tecnico né tanto meno da quello economico ma che cristiani saremmo se cedessimo al pessimismo e alla paura di non farcela e poi… ultimamente ci sentiamo meno soli perché abbiamo incontrato dei validi compagni di viaggio. Grazie.
Romano Scaramucci