Prende il via venerdì 20 novembre alle 21 da Pineta di Macchie, presso la sede della TSA, il breve ciclo di presentazione del progetto "Controllo del Vicinato" promosso dal Comune di Castiglione del Lago in collaborazione con la locale Stazione dei Carabinieri. Il tema è molto sentito: si parlerà, come è facile intuire, di sicurezza e protezione dai fenomeni di microcriminalità che mettono in discussione la tranquillità e il quieto vivere dei centri lacustri fra Umbria e Toscana. Gli altri incontri si svolgeranno sempre di venerdì sera il 27 novembre a Castiglione del Lago, presso la sala consiliare, e al CVA di Pozzuolo il 4 dicembre, alla presenza del maresciallo Pierluigi Marzi, comandante dei Carabinieri di Castiglione del Lago, di Franco Bizzarri, presidente del Consiglio comunale con delega alla sicurezza e di Marino Mencarelli, presidente della Commissione consiliare alla sicurezza.
Il progetto è ispirato al protocollo redatto dall'Associazione del Vicinato, una rete territoriale italiana di volontari e specialisti volontari che forniscono consulenza e supporto gratuito alle amministrazioni comunali, alle associazioni locali e a privati cittadini che intendono sviluppare nel proprio territorio programmi di sicurezza residenziale e organizzare gruppi di Controllo del Vicinato. I volontari, nella fase successiva a quella degli incontri informativi, diventano loro stessi "informatori" dei cittadini che risiedono nel loro condominio o nel loro quartiere. L'idea è partita negli Stati Uniti cinquant'anni fa per sbarcare in Gran Bretagna e successivamente nel resto d'Europa: in Italia i primi gruppi sono del 2008 il Lombardia e ad oggi sono oltre 60 i Comuni che lo stanno implementando.
Ma come funziona il "Controllo del Vicinato"? Il programma prevede l'auto-organizzazione tra vicini per controllare l'area intorno alle proprie abitazioni e gli spazi pubblici in prossimità. L'attività dei gruppi è segnalata da appositi cartelli che hanno lo scopo di comunicare, a chiunque passi nella zona, che la sua presenza non passerà inosservata e che il vicinato è attento e consapevole di ciò che avviene nell'area, anche attraverso un dialogo continuo con le forze dell'ordine. Partecipare ad un gruppo di controllo non è rischioso, non richiede doti "da eroe" né comporta alcuna attività di pattugliamento: il programma oltre alla sorveglianza, prevede l'individuazione di vulnerabilità strutturali, ambientali e comportamentali che rappresentano "opportunità" per i malintenzionati. La collaborazione e la fiducia tra vicini sono fondamentali per aumentare il clima di sicurezza percepito, soprattutto nelle fasce più vulnerabili come anziani e persone sole: il senso di vicinanza, unito alla certezza che i vicini non resteranno chiusi in casa di fronte ad un'emergenza, trasmette un forte senso di appartenenza e di sicurezza e rafforza i legami tra i membri della comunità.
Vista l'estrema importanza dell'argomento, l'amministrazione comunale invita la cittadinanza a partecipare numerosa agli incontri in programma: la buona riuscita e l'efficacia del progetto inizia così, con il concreto coinvolgimento di tutti.