Nei giorni scorsi, nel clamore del caso della revoca dei finanziamenti per il Santuario di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio, il parroco e alcuni fedeli di quella parrocchia ci hanno chiesto di sollecitare pubblicamente l’intitolazione della strada che va dalla Maestà del Sasso alla chiesa all’indimenticato don Giovanni Salvi.
Come giornale cortonese lo facciamo volentieri avendo saputo che alcuni anni or sono il nipote di don Giovanni, Sante Salvi, ha depositato in Comune oltre trecento firme all’uopo raccolte e lo stesso attuale parroco del Calcinaio, don Ottorino Cosimi , ci ha confermato che a più riprese si è interessato della pratica senza aver avuto mai precise risposte in merito.
Noi ricordiamo a tutti non solo l’alto servizio pastorale reso da don Giovanni, ma , come tutti sanno, anche il suo gesto eroico compiuto nel giugno 1944 quando giovane prete a Tornia egli riuscì a salvare quella comunità dalla rappresaglia tedesca che voleva fucilare tutti gli adulti di quella frazione a seguito dell’uccisione di due tedeschi sulla strada provinciale sopra quel borgo della montagna.
Don Giovanni, vista scendere verso Tornia una colonna di camions tedeschi, chiamò in chiesa a pregare tutti i suoi parrocchiani e quando il giovane ufficiale germanico irruppe con i suoi uomini all’interno,rimanendo colpito dalla fede e dall’offerta di quel giovanissimo prete che, intervallando avemaria e canti alla Madonna, chiedeva che prendessero lui e lo fucilassero al posto dei suoi paesani, si commosse e diede ordine ai suoi soldati di ritirarsi e di riprendere la strada per Portole senza attuare la terribile rappresaglia.
Don Giovanni ha sempre tenuto nascosto e riservato il suo gesto eroico dicendo che fu un miracolo della Madonna a salvare i torniesi e che lui si era solo limitato a pregarLa.
Comunque il suo gesto è raccontato a futura memoria nel bel libro di Pietro Pancrazi “ La piccola Patria" e nel luglio 2010 l’allora sindaco Andrea Vignini volle consegnare, in pubblica cerimonia nella Sala del Consiglio comunale, un riconoscimento ufficiale a questo nostro straodinario prete cortonese ( cfr. foto-archivio Camerini).Un prete che stramerita anche , come memoria attiva verso le giovani generazioni, l’intitolazione della strada che tante volte l’ha visto guidare processioni e uffici religiosi dal Calcinaio all’edicola della Maestà del Sasso.
Ivo Camerini