Incontro Katia Polvani, funzionaria FFSS con alte responsabilità di lavoro in Trenitalia, come ormai avviene da qualche anno, in treno e , tra una chiacchiera e l'altra, mi illustra una sua interessante idea che ha messo a fuoco durante quest'inizio di primavera quando ha ripreso a camminare tra i vari parchi archeologici di Cortona,essendo, come mi dice, non solo un'amante della natura , ma anche un appassionata dell'archeologia.
In queste sue recenti passeggiate tra arte e natura , mi dice Katia: "ho incontrato tanto abbandono e disordine naturale nei nostri parchi e allora vorrei fare qualcosa per renderli nuovamente accoglienti e dei veri e propri giardini di vita come erano ancora non molti anni fa".
"Mi sembra davvero un buon proposito, un'idea da coltivare", rispondo. Katia ora diviene un fiume in piena e volentieri riporto, seppur in maniera molto essenziale il suo progetto che vuole presentare all'Amministrazione comunale di Cortona.
"E' un' idea - mi dice Katia- questa di tornare a vivere i nostri parchi anche con serate dedicate alla musica e alla poesie ( come queste del bel libro Namid che come vedi ho qui con me in quanto lo sto leggendo in questi giorni ) che mi è venuta non solo come cortonese, ma anche in quanto socia dell'Associazione romana Evento 20. Pensa che bello, ritrovarsi in primavera e in estate , al calar del sole, e leggere queste ed altre poesie? Naturalmente per fare questi incontri dovremmo provvedere a ripulire, risistemare, curare anche con nuovi arredi, come piante e pietre sui confini, i nostri parchi archeologici. In particolare penso a quello di Ossaia."
A me sembra davvero una bella e buona idea. Come giornalista di strada la raccolgo e la presento ai lettori de L'Etruria. Naturalmente invitando Katia a darsi da fare e presentarla ai competenti assessorati del nostro Comune. Infatti su queste belle iniziative è sempre meglio fare insieme che da soli.
Ivo Camerini