L’Etruria

Redazione

A Falzano il dolore e la tragedia si sono trasformate in un messaggio di pace, di perdono e di speranza

A Falzano il dolore e la tragedia si sono trasformate in un messaggio di pace, di perdono e di speranza

Abbiamo avuto il testo integrale del discorso del Vicepresidente del Consiglio regionale toscano, tenuto a Falzano, in occasione della cerimonia per gli ottant'anni dalla strage del 1944. Volentieri lo pubblichiamo. 

 

Buon pomeriggio,

quest’oggi ci ritroviamo in questo luogo per commemorare un drammatico episodio accaduto circa 80anni fa, esattamente il 27 giugno 1944, nella nostra montagna cortonese: la strage di Falzano. Un eccidio in cui furono ben 16 le persone trucidate. Un solo superstite: Gino Massetti.

Una storia come tante, in quel triste e buio periodo, che videro coinvolte molte famiglie delle nostre zone e che purtroppo toccò quasi tutte le famiglie della montagna cortonese, compresa la mia perché tra le vittime dell’eccidio, tra quelle povere vittime della ferocia nazista di quegli anni terribili, compare anche la mia trisavola, all’epoca ultraottantenne, Francesca Casucci. Vittima anche lei delle feroci rappresaglie di un esercito tedesco oramai allo sbando. 

Nessuno dei nostri territori fu risparmiato dalla barbarie nazista: Cortona, Camucia, Terontola e varie frazioni della pianura, furono oggetto della furia degli invasori.

Ecco che allora, a 80 anni trascorsi da questo eccidio, diventa importante ricordare, perché l'oblio è uno dei mali peggiori per l'essere umano mentre la memoria è spesso fondamentale per non farlo ricadere negli stessi tragici errori. Occorre trasmettere il senso della memoria anche e soprattutto verso le nuove generazioni senza che il tempo l’attenui perché quello che è accaduto è sicuramente stato uno dei momenti più bui che hanno colpito il nostro territorio.

Chi non ricorda non ha futuro e l’impegno delle istituzioni deve essere pieno e non formale, per costruire una memoria condivisa ed una coscienza civile in ogni cittadino, precondizioni per un mondo di pace e di democrazia, di sviluppo e di solidarietà. 

Il Consiglio Regionale ha voluto rendere le manifestazioni degli gli 80 anni dalla strage di Falzano un’iniziativa diretta del Consiglio medesimo, concedendo un importante contributo all’Associazione per il recupero e la valorizzazione degli organi storici che, insieme con il comitato spontaneo formatosi per l’occasione, si sono premurati di organizzare un importante serie di eventi. 

Lasciatemelo dire, le guerre sono sempre un evento luttuoso e da condannare senza alcuna scusante. Ma lasciatemi anche aggiungere che la retorica dell’“affinché non accada mai più” non ha senso se non ricordiamo e comprendiamo fino in fondo ciò che è avvenuto anche in queste terre negli anni della guerra, in virtù di ciò che sta succedendo in questi minuti e in queste ore anche in altre parti del mondo con migliaia di persone che sono costrette a subire gli orrori della guerra, gli stessi orrori che hanno colpito Cortona 80 anni fa.

Da questo luogo, così come in tanti altri luoghi della Toscana, che a distanza di 80 anni furono teatro di eccidi a danni di vittime inermi, può partire un messaggio dal significato universale in grado di trasformare un evento doloroso come quello che stiamo ricordando oggi in una speranza per tutti coloro che vogliono davvero un mondo libero, democratico, capace di diffondere i diritti e le opportunità. 

Proponendo un messaggio di pace, di perdono e di speranza che coinvolga il mondo intero. Grazie.

Marco Casucci