Vi racconto una esperienza che è veramente particolare, sicuramente frequente in varie città dell’Italia in questo periodo di pandemia, ma, ve lo assicuro, unica in Cortona.

Siamo stati, noi della Caritas del Santuario Santa Maria delle Grazie al Calcinaio, contattati da una grande professionista della ristorazione, Sig.ra Michela Gallorano, ristorante Sartù Cortona.

Queste le sue parole: siamo fermi in questo periodo di chiusure costrette, ma la nostra volontà di aiutare è grande. Abbiamo capacità e attrezzature e procureremmo pasti caldi per famiglie che possano gradirle.

Noi, come sempre, ringraziando sentitamente, abbiamo preso al volo l’offerta. Effettivamente girano per Cortona varie persone che per tante situazioni sono sole, non si cucinano un pasto, e tante famiglie per le  quali un pasto donato è  un dono: va bene, abbiamo risposto, per quindici, sedici famiglie (stiamo stati bassi per educazione), va proprio  bene recuperare un pasto. Ci siamo accordati per due volte la settimana, e puntualmente, la Signora e il suo fantastico marito ci fanno trovare pronti con cura e amore i primi, i secondi e il contorno e noi li distribuiamo. I commenti di chi ha assaggiato i pasti cono entusiastici, vere opere da chef. Il marito ha commentato: sono solo preparati con amore, se si fanno le cose vanno fatte per bene.

Grazie, grazie, grazie, speriamo possiate riaprire presto, saremo vostri clienti e ci auguriamo che anche altre realtà possano seguire il vostro esempio.

La esperienza è positiva e gradita, ve lo assicuriamo!!!!!

E infine, vogliamo testimoniare che per noi, volontari Caritas,  questo incontro con il Sartù e la straordinaria famiglia che lo gestisce è stato “ alba signanda lapillo” , espressione  che i latini usavano per indicare una giornata da segnare con un sasso bianco perché caratterizzata da un momento positivo e bello, a anche raro, una storia che porteremo nel cuore!

Carla Rossi