Nello scorso mese di novembre la nostra concittadina dottoressa Benedetta Bianchi ha conseguito la Specializzazione in Urologia presso l’Università dell’Aquila. Laureatasi in Medicina cinque anni fa, Benedetta ha svolto il suo percorso di specializzazione lavorando per i primi tre anni negli ospedali di Teramo, Chieti, Pescara, L’Aquila e negli ultimi due anni lavorando presso l’Ospedale San Donato di Arezzo.
La tesi di specializzazione discussa da Benedetta Bianchi è stata su : "Valutazione del protocollo ERAS nel raggiungimento del TRIFECTA in pazienti sottoposti a cistectomia radicale robot-assistita con ricostruzione ileale intracorporea".
La tesi è frutto del periodo trascorso da Benedetta presso l'UOC di Urologia del San Donato di Arezzo con a capo il dottor Michele De Angelis. Il tutor della dottoressa Bianchi, nonché correlatore della tesi, è stato il dottor Filippo Annino, responsabile dell'unità operativa di chirurgia robotica dell'Ospedale di Arezzo. Relatore è stato l'attuale direttore della Scuola di Specializzazione dell'Università dell'Aquila, Professor Salvatore Siracusano.
A Benedetta, che è nata a Farneta ed è stata allieva del nostro Liceo Classico Luca Signorelli, abbiamo chiesto un breve abstract del suo lavoro accademico-scientifico e così ci ha risposto: “Il trattamento per i pazienti affetti da tumore vescicale infiltrante è l'asportazione della vescica con ricostruzione di una derivazione urinaria che viene eseguita attraverso un tratto di intestino tenue. Questo intervento, nonostante potenzialmente curativo, è fortemente invasivo per il paziente. Nel nostro centro, al fine di ridurre il carico chirurgico, questo intervento viene eseguito attraverso un approccio mini-invasivo robotico. Al fine di migliorare ulteriormente il recupero dei pazienti, applichiamo, per la loro gestione, dei protocolli di rapido recupero che vengono chiamati ERAS. Questi sono protocolli multimodali e multidisciplinari che nascono nella chirurgia colo-rettale e che vengono utilizzati anche nella chirurgia urologica. Si basano sull'assenza di prolungato digiuno pre-operatorio, su una rialimentazione e mobilizzazione precoce, nonché su specifici schemi anestesiologici volti a diminuire l'utilizzo di farmaci oppiacei per il controllo del dolore.Nella tesi, quindi, ho valutato i dati peri-operatori dei pazienti sottoposti a tale intervento, analizzando, in particolare, i vantaggi nei pazienti aderenti al protocollo.
Colgo questa oppurtunità, che L'Etruria mi offre, per rimgraziare pubblicamente tutta l'UOC di Urologia di Arezzo e, in particolare, il direttore dottor Michele De Angeleis e il dottor Filippo Annino ”.
A Benedetta Bianchi le più sincere congratulazioni de L’Etruria, assieme a quelle mie personali e gli auguri di ogni successo nell’importante campo medico dell’urologia. Complimenti per questo traguardo raggiunto dalla loro figliola anche ai suoi genitori Moreno e Tiziana, che sono nostri affezionati lettori. "Ad maiora" , Benedetta! .
(IC)