Anche quest’anno , nonostante Covid-19 e la sua emergenza sanitaria, l’11 agosto le Suore Clarisse di Cortona celebreranno la festa di Santa Chiara. Sarà una festa diversa, più intima e di preghiera condivisa a livello di comunione spirituale.
Una festa soprattutto di preghiera per i malati della pandemia, delle calamità e delle violenze che oggi feriscono l’umanità. Le Sorelle Clarisse di Cortona, in data 2 agosto , hanno inviato questa lettera ai loro amici ed amiche, che volentieri pubblichiamo sul nostro giornale. ( IC )
Cortona, 2 agosto 2020
Cari fratelli, sorelle e amici tutti, il Signore ci dia pace! All’inizio della Novena in preparazione alla festa della Madre S. Chiara il pensiero va a ciascuno di voi.
In questo momento particolare abbiamo pensato di raggiungervi con un breve scritto.
Sarà una festa di S. Chiara diversa da quella di ogni altro anno a causa delle restrizioni e delle limitazioni che stiamo vivendo ormai da mesi; mbiano le modalità d’incontro, ma non certo l’intensità con cui noi sorelle desideriamo essere in comunione con voi e le persone a voi vicine.
Non ci sarà consentito di accogliervi numerosi nella nostra chiesa, avendo ora solo la disponibilità di 13 posti, né di avere una concelebrazione col Vescovo, i fratelli di S. Margherita, delle Celle, i sacerdoti della zona, e neppure di offrirvi il buffet nel salone della foresteria come di consueto. Tutto questo non ci impedirà di essere insieme in Colui che ci rende in sé una cosa sola.
Ci porteremo reciprocamente nella preghiera uniti ai fratelli che nel nostro Paese e in tante parti del mondo sono ancora provati dal virus e da molteplici altre calamità e violenze che feriscono l’umanità.
Il giorno 11 agosto celebreremo nella chiesa del Monastero:
- l’ufficio delle letture alle ore 7.00
- le lodi alle 7.30
- l’Eucaristia, presieduta da fr. Tarcisio Colombotti ofm, alle ore 8.00
- i secondi vespri e il transito della Madre S. Chiara, alle ore 18.00;
la mensa del Signore ci raccoglierà insieme nell’unità.
All’intercessione della Madre S. Chiara alla quale, da quando ha conosciuto la grazia del Signore Gesù Cristo, per mezzo del suo servo Francesco, nessuna pena è stata molesta, nessuna penitenza gravosa, nessuna infermità dura (cf. Leggenda di S. Chiara 44), affidiamo le preoccupazioni, le paure, le fatiche delle incertezze e limitazioni quotidiane perché ci aiuti a tenere fisso lo sguardo su Gesù crocifisso e risorto, presente come Salvatore in ogni situazione della storia umana, punto fermo a cui attingere la fede, rinnovare la speranza, non lasciar spegnere il fuoco della carità.
Vi salutiamo con grande affetto,
Le sorelle clarisse di Cortona