L’Etruria

Redazione

Fratta ha celebrato Sant’ Agata , patrona della parrocchia

Fratta ha celebrato  Sant’ Agata , patrona della parrocchia

Nella mite serata di lunedì cinque febbraio 2024, la comunità cristiana di Fratta di Cortona ha celebrato la tradizionale festa di Sant' Agata con una Santa Messa Solenne, presieduta dal nostro vescovo Andrea Migliavacca e nel ricordo di don Fulgenzio Lazzeri , chiamato pochi giorni fa alla Casa del Padre e che qui ha vissuto oltre settant'anni del suo servizio presbiterale.

I parrocchiani di Fratta, molto legati e devoti alla loro Santa Patrona, hanno affollato la loro curatissima chiesa , addobbata di fiori e illuminata a giorno, realizzando una grande festa familiare all' antica, che , nell' accurato cerimoniale religioso scelto per questa messa vespertina , ha riportato in primo piano i valori buoni e semplici della vita cristiana dei nostri nonni, che al calar del sole , dopo una faticosa giornata di lavoro nei campi, accorrevano in massa in chiesa per rendere gloria a Dio e ai suoi santi.

La bellezza di questa fede contadina cortonese è stata subito accolta  e sottolineata dal vescovo diocesano Andrea , che (arrivato alle diciotto in punto con la sua utilitaria dalla non vicina Arezzo) è subito entrato in empatia con i fedeli già radunati in chiesa e soprattutto con i tanti ragazzi e ragazze ( i citti e le citte, come li chiama poi affettuosamente nella sua profonda e chiara omelia quasi a circle time) che , guidati dalle loro catechiste affollavano già le panche davanti all’altare, facendo corona gioiosa all’altare.

La storia di Sant’Agata , come ha detto il vescovo Andrea nel suo interessante ed innovativo discorso catechistico dopo le letture e il Vangelo, inizia nel terzo secolo dopo Cristo e rappresenta l’esempio santo di una vita buona e bella di una fanciulla , che a quindici anni si consacra a Dio e , davanti alle molestie del proconsole imperiale Quinziano, il cinque febbraio 251, accetta di morire, pur di  non rinunciare al suo voto di castità cristiana fatto a Gesù.

Ai citti e alle citte, che nell’omelia hanno gioiosamente  interagito, ( ma anche agli adulti presenti, che ormai lo sentono  cortonese ogni giorno di più) il vescovo Andrea ha raccomandato di seguire sempre con la devozione dei nonni cortonesi quest’esempio di vita cristiana di una “ citta”, che ha scelto di vivere seguendo la vita buona e bella di Gesù.

Parole di saluto al vescovo Andrea sono state dette dal parroco don Stanislao Milik e dalle catechiste di Fratta e Santa Caterina, che con i loro giovanissimi che si preparano alla prima comunione, hanno preparato e servito all’altare   e, poi, gli hanno  regalato un quadro raffigurante la santa e un libro sulla sua vita.

A questa celebrazione solenne della Festa di Sant’Agata, che è stata impreziosita dai canti religiosi delle “canterine” parrocchiali guidate all’organo dai maestri Niccolò Attardo e Rossano Luni,  hanno partecipato  anche i parroci don Aimé, don Garcia, don Ottorino Cosimi, don Giovanni Tanganelli, padre Gabriele di Santa Margherita e sono stati presenti la consigliera comunale Maria Isolina Forconi, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale e il luogotenente Massimiliano Canzonetta , comandante della Stazione Carabinieri di Camucia.

Nella foto collage di corredo, alcune immagini della festa religiosa di Fratta.

Ivo Camerini