L’Etruria

Redazione

Il caso Piazzano

Buonsenso vo cercando…

Il caso Piazzano

Sui social sono tante le denunce di mancanza di buonsenso ( di common sense, dicono in Inghilterra dal 1300) nelle norme emanate in questi giorni di Covid-19 e da parte dei tanti controllori che le applicano alla lettera  su cittadini perbene ridotti all’umiliazione di dover giustificare il loro diritto naturale a vivere e sopravvivere davanti alla tragedia di una pandemia che improvvisamente ha riportato l’umanità indietro di secoli e non di anni come spesso si intende far credere dai troppi sceriffi in giro e dalle cosidette “sentinelle civiche” .

Nei giorni scorsi, sulla sua pagina Fb , il cortonese Roberto Castellani ha simpaticamente segnalato il “caso Piazzano”, con le parole che abbiamo inserito al centro della nostra foto collage.

Gli abitanti di Piazzano, ridente borgo umbro che sta  sul versante toscano della storica collina di Montalla, in applicazione delle rigide tavole legislative da controllo sociale orwelliano, devono andare a far spesa a Tuoro sul Trasimeno loro comune di appartenenza , mentre farebbero molto prima a recarsi a Camucia o Terontola  frazioni cortonesi più comode e vicine alle loro case. Oppure non potrebbero andare a trovare i congiunti residenti in Toscana.

Roberto chiede ironicamente solidarietà per questi abitanti che devono scollinare per la loro spesa e ripetere quotidianamente la storica, ma impervia  via annibalica oppure pagare pegno ( multa salata) al vecchio passaggio tra Stato Pontificio e Granducato di Toscana.

Il  simpatico post di Roberto Castellani ha richiamato l’attenzione di molti facebookiani  e lo segnaliamo ai nostri lettori, riportando  qui di seguito alcuni significativi commenti: “ Io se torno dal lavoro, sono costretta a fare spesa a Camucia. Speriamo che non mi arrestino”; “Attenzione... che siano subito allertate le "sentinelle civiche"... Ora liberate dall'incombenza dell'avvistamento dei runner, possono dedicarsi a far reprimere e segnalare, con immediate delazioni, ogni atto (anche se di "buon senso") non conforme ai decreti. Puntate, mirate,... fuoco! Gli abitanti di Piazzano sono avvisati... li fermeremo sul bagnasciuga dell'Esse.”; “Questo è un caso che dovrebbe essere citato ad esempio e inserito nell'ipotetico manuale di procedura pratica del bravo  Agente di Polizia, nel capitolo "tolleranze". Quando molti improvvisati sceriffi e tante rigidissime sentinelle civiche invocano la legge, devono sapere che questa non va sempre di pari passo con la giustizia. Bisogna ricordarsi che la prima è il tramite, universalmente riconosciuto come migliore, mentre la seconda é l'obiettivo”.

Insomma,anche se si tratta di espressioni in parte ironiche , esse ci segnalano un problema vero. Quello di non affidare i diritti di cittadinanza all’arbitrio dei controllori, alla schedatura immaginata da Orwell nel suo famoso romanzo pubblicato nel 1948.  Tutti siamo impauriti dal Covid-19, ma i politici , i governanti non devono e non possono far leva sulla paura. Emanare poi norme assurde e da dilettanti allo sbaraglio non fa gli interessi del popolo e nemmeno di tutti quei politici che avallano certe stupidaggini dei burocrati o dei cosiddetti comitati di esperti che preparano i vari decreti, le varie delibere o gabelle.

Forse, visto che il Covid-19 è arrivato come una tempesta devastante sulla società italiana, non sarebbe bene che i politici abolissero la famosa riforma Bassanini del 1999 o giù di lì  per far ripartire veramente l’Italia?

L’ Italia di oggi ha bisogno infatti di camminare sulle proprie gambe e non di affogare tra i mille cavilli di una burocrazia ( soprattutto quella della Cee ) che dagli inizi del nuovo secolo non ha mai voluto leggere o tenere in considerazione il manuale del “ buon senso”.

Ivo Camerini