L’Etruria

Redazione

Il cortonese Stefano Rofani è morto per un errore medico

Il cortonese Stefano Rofani è morto per un errore medico

La morte del cortonese Stefano Rofani poteva essere evitata. La Asl è stata condannata a pagare un maxi risarcimento per gli errori medici compiuti all’ospedale della Fratta. E’ stato il giudice Carlo Breggia del tribunale di Arezzo a firmare la condanna in sede civile per la Usl Toscana Sud Est accogliendo le istanze presentate dall’avvocato Gabriele Zampagni legale della famiglia Rofani.

La morte di Stefano risale al 6 ottobre 2014. Aveva solo 39 anni.

Dopo tre accessi al pronto soccorso in pochi giorni morì per infarto mentre era a bordo dell’auto con la madre e stava rientrando nella sua casa di Teverina.

Il malore fatale avvenne poche ore dopo essere stato visitato, e dimesso con codice verde e con una diagnosi di ernia iatale, dal pronto soccorso dell’Ospedale Santa Margherita della Fratta di Cortona.

Il tribunale ha stabilito che “a causare la morte fu proprio una dimissione precoce del paziente contravvenendo alle linee guida che imponevano, in un caso del genere, di trattenere il paziente e di monitorarlo per diverse ore”.