L’Etruria

Redazione

L’ultimo saluto di Bogliasco al cortonese Angelo Paoloni

L’ultimo saluto di Bogliasco al cortonese Angelo Paoloni

Il 27 gennaio 2025, Bogliasco ha dato l’ultimo saluto ad Angelo Paoloni, nato a San Lorenzo di Cortona il  sei marzo 1943 e morto il 25 gennaio 2025 all’età di ottantun anni.

Tutta Bogliasco si è stretta ai familiari di Angelo in un pubblico abbraccio di saluto e di ringraziamento per questo famoso e amato ristoratore della Riviera di Levante.

Angelo era arrivato nel genovese all’età di sedici anni quando partì da San Lorenzo per cercare lavoro in Liguria. Come tanti cortonesi degli anni 1950, anche Angelo emigrò, come si faceva allora, per sfuggire alla miseria e alla disoccupazione che per lungo tempo , subito dopo la seconda guerra mondiale, afflissero le terre di Cortona e della Valdichiana.

Dopo quasi due decenni di duro lavoro assieme al babbo Andrea, al fratello Aldo, alla mamma Rosa Falegnami, alla moglie Graziella e alla cognata Silvana, nel 1974, Angelo, che, come molti ex-contadini dell’epoca, era un amante del buon cibo ed aveva un grande spirito imprenditoriale, aprì il ristorante Il Tipico, proprio nella parte alta di Bogliasco, in frazione San Bernardo, sulla via Aurelia.

Coadiuvato nella gestione del ristorante dal fratello Aldo e dalle rispettive mogli Graziella e Silvana, Angelo in pochi anni fece di questo locale un punto di riferimento di tutta la Riviera di Levante. Abbandonando l’idea iniziale di portare in Liguria i piatti natii della Valdichiana a base di bistecca cortonese e fiorentina, Angelo e Aldo, dopo i primi anni di cucina a base di carne e di pesce , si specializzarono sui pranzi di pesce e in particolare sui frutti di mare.

Il ristorante Il Tipico di Bogliasco, favorito anche dalla sua vista unica sul mare, già nei primi anni 1980, divenne il locale più frequentato dai vip genovesi e da quelli di passaggio in Riviera di Levante.

Il suo cugino camuciese Nello Falegnami , che ci ha segnalato la dolorosa notizia della perdita di Angelo, ci ha raccontato di averci incontrato spesso Boscov, Mancini, Vialli e in diverse estati tutta la Sampdoria, che svolgeva in zona i suoi ritiri estivi.

Ad Angelo, che emigrando giovanissimo nelle terre liguri,pur facendo fortuna nel mondo della ristorazione ligure, non ha mai dimenticato Cortona, dove spesso tornava a far visita ai parenti, il grazie del nostro giornale per aver onorato la nostra piccola patria con il suo lavoro, con le sue ricette di pesce, con la sua  capacità professionale di gourmet eccellente nelle portate di mare.

Alla moglie Graziella, alla figlia Ilaria, al fratello Aldo, alla cognata Silvana e a tutti i parenti cortonesi e liguri, le cristiane condoglianze de L’ Etruria, assieme a quelle mie personali.

Nella foto di corredo, le immagini di Angelo e del suo ristorante ripresi dall’articolo che Il Secolo XIX gli ha dedicato il 25 gennaio scorso.

Ivo Camerini