L’Etruria

Redazione

La Domenica del “Buon Pastore”

L’ omelia del vescovo Italo nella messa via web del 3 maggio

La Domenica del “Buon Pastore”

In attesa della riapertura ai fedeli delle nostre chiese proseguono le Sante Messe via web per raggiungere i cristiani nelle loro chiese domestiche. Anche domenica  3 maggio abbiamo avuto tante celebrazioni eucaristiche trasmesse via social: a Cortona , Don Simone Costagli, a Camucia, Don Aldo  Manzetti, a Terontola, Don Luca Lazzeri e in pianura, Don Giovanni Tanganelli.  Anche  l’ Arcivescovo emerito di Lucca , Mons. Italo Castellani ,che da un anno circa è tornato ad abitare in Cortona, come ogni domenica, anche ieri ha voluto essere presente via web nella nostre case con la celebrazione di una Santa Messa per gli Scout , per le famiglie Unitalsi e per tutti i cortonesi collegati via internet. Allo spazio Giuseppe Piegai su Youtube, infatti, è stato possibile ascoltare, per tutta la giornata di domenica 3 maggio 2020, come mostra la foto di corredo, la sua Santa Messa celebrata nella sua piccola cattedrale domestica, allestita nel quartiere delle antiche case popolari di Porta Colonia.

Qui di seguito, per i nostri lettori, siamo lieti di pubblicare gli appunti utilizzati dall’Arcivescovo Castellani per la sua omelia. ( IC )

DOMENICA  IV  DI   PASQUA  (  A )

Questa Domenica è chiamata la “Domenica del  “BUON PASTORE”. Perché? Gesù, nel versetto che abbiamo pregato al canto dell’ Allleluia, afferma di sé: “Io sono il Buon Pastore”.

In questa Domenica in tutta la Chiesa, sparsa in ogni angolo del mondo,  si celebra la “Giornata  di Preghiera per le Vocazioni”. Che significa? Tutte le comunità cristiane pregano per chiedere a Dio il dono necessario per il bene di tutta l’umanità di vocazioni alla Famiglia, al Sacerdozio e alla vita Consacrata e Missionaria, perché nella Chiesa non manchino mai “Pastori buoni “, cioè guide sapienti: “Genitori pastori”, guide sapienti della loro famiglia;  “Sacerdoti pastori”, guide sapienti delle comunità che sono loro affidate; Consacrati e Consacrate testimoni che vivere secondo il Vangelo delle Beatitudini è bello è possibile. E così  questa “Giornata”  diventa la Giornata di preghiera dei e per i giovani, ragazze di tutto il mondo,  perché essi stessi in preghiera  si chiedano -  “ Signore,cosa vuoi che io faccia della mia vita?”- e, con generosità,  come il giovane Samuele si preparino a dire: “Eccomi”; e ,come Mosè, “Eccomi, manda me”.

Perché Gesù ha scelto di chiamarsi “Buon Pastore”?  Al suo tempo in Palestina c’ erano molti pastori: proprio a  loro per primi, come ci narra il Vangelo, l’Angelo del Signore dette per primi  l’annuncio della nascita di Gesù, il Salvatore atteso dall’umanità. Gesù più volte si era fermato ad osservare come si comportavano con i loro greggi e aveva imparato da loro  come i loro “cuori”, la loro “vita” era tutta donata dalla mattina alla sera alla cura premurosa delle loro pecorelle.

Ripercorriamo ora, passo dopo passo, il Vangelo ascoltato e scopriremo che Gesù è il “Buon Pastore “ che vuole bene ad ogni sua pecorella, che siamo ciascuno di noi, ogni uomo e donna cha abita questa terra creata e amata da Dio. Gesù nel Suo Vangelo ci spiega tutto questo dicendo“Io sono il buon pastore “ che:

1)“Conosce le sue pecore e le chiama per nome”.

Si, i pastori -io  ho provato più volte, ma non ci sono mai riuscito, perché per me in un gregge le pecore sono tutte uguali!- conoscono, danno un nome ad ogni agnellino sin dalla nascita e le loro pecorelle le chiamano per nome. A questo proposito ricordo che, quando anni fa ero parroco del nostro Duomo di Cortona, proprio in occasione della celebrazione di questa “Giornata delle Vocazioni”  fu teletrasmessa dalla Rai la S.Messa.  All’ Offertorio, come segno di Gesù che offre la sua vita per l’umanità, dai bambini fu portato all’altare fra gli altri doni un agnellino che mi aveva dato un pastore della Fratticciola. Questo pastore seguiva la Messa in TV  dall’ ospedale dove era ricoverato e, vedendola,  la riconobbe ed esclamò: ”Ecco la mia Bianchina” .

Torniamo alla nostra pagina di Vangelo, a Gesù Buon Pastore. Nella Bibbia la parola “CONOSCERE”,” significa: “AMARE”.  Ecco chi è il “Buon Pastore”, Gesù, Colui che conosce, ovvero “Ama” le sue pecore, una ad una! E le Sue pecorelle siamo ciascuno di noi: Gesù ci vuole Bene, vuole sempre il nostro Bene, gli stiamo a cuore uno ad uno, quindi tutti!

2)  “Cammina davanti alle pecore”.

 Il pastore cammina sempre davanti al gregge. Perché? Per tracciare e indicare la strada alle sue pecore  e  condurle essenzialmente  a due luoghi sicuri, che sono: il pascolo e l’ovile. Pascoli ed acque non inquinati e un ovile ben protetto e sicuro  dove non possono entrare il lupi! Il pastore buono indica quindi la strada al suo gregge e lo protegge.

 Voi Scout più  grandi  - del Reparto , del Noviziato e Clan -  quando fate le uscite  per non sbagliare strada consultate   insieme ai  “Capi”, vostri  educatori , e ai vostri amici-  le cartine geografiche  –oggi anche le mappe sul telefonino- e  individuate i sentieri da percorrere e la meta a cui arrivare. La “mappa”,  che Gesù Buon Pastore  ci offre gratuitamente perché non  sbagliamo e non ci perdiamo  lungo le strade della vita, è il Suo Vangelo,  Parola di Dio.

Voi Scout siete anche esperti nel consultare e lasciarvi orientare dalla  “Bussola” per non sbagliare orientamento e raggiungere con sicurezza  la meta del vostro cammino: Gesù Buon Pastore ci offre i Suoi Comandamenti e le Beatitudini, insieme agli insegnamenti della Chiesa, per camminare sicuri nella vita e andare dritti alla meta,ovvero  ciò che è Bello e Buono per la nostra vita.

3)  “ Dà la vita per le  sue pecore “

Si,  ogni pastore buono va a cercare la pecorella smarrita –magari rimasta impigliata involontariamente nei rovi o che si è  allontanata dal gregge: il Vangelo sottolinea che,” una volta ritrovata la  pecorella perduta, il pastore se la mette sulle spalle e con la gioia nel cuore per averla ritrovata se la riporta a casa”. Ogni pecora è preziosa e cara al pastore!

Così è Gesù Buon Pastore che, per l’Amore senza misura che nutre per ogni Sua pecorella -per ciascuno di noi ,per ogni uomo che vive sulla terra-  arriva a donare  la Sua vita per noi sulla Croce.

Ma  perché, ci chiediamo, Gesù Buon Pastore , Dio arriva a tanto?  La risposta è proprio nelle righe conclusive del Vangelo di oggi: “perché gli uomini abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”, ovvero perché siamo felici, l’umanità sia in pace e viva secondo giustizia. Gesù continua a donarci, a comunicarci il Suo Amore, lo Spirito Santo, in tutti i Sacramenti affidati alla Chiesa: dal Sacramento del Battesimo, in cui ci dona ilo Suo Spirito, la Sua stessa forza d’amare, passando attraverso il perdono nel Sacramento della Riconciliazione quando ci allontaniamo dalla Sua Parola,sino al culmine del  Suo Amore che  è ’Eucarestia, quando partecipando alla Santa Messa e facciamo la Comunione.

Non manchiamo in questa “Giornata di preghiera per le Vocazioni” di riconfermarci nella fedeltà  alla nostra personale vocazione a cui Dio ci ha chiamati –al matrimonio, al presbiterato, alla vita consacrata e missionaria. E, ad un tempo, non manchiamo di pregare, stare vicini e accompagnare  i nostri figli, le ragazze e i giovani delle nostre comunità,  perché non vadano avanti a caso nella vita , ma scoprano e rispondano con generosità alla vocazione che Dio ha messo nel cuore di ciascuno sin dal nostro Battesimo.

Cortona, Domenica 3 Maggio 2020

+ Italo  Castellani