L’Etruria

Redazione

La Guardia di Finanza scopre in un agriturismo a Cortona casa di cura e assistenza per anziani abusiva

La Guardia di Finanza scopre in un agriturismo a Cortona casa di cura e assistenza per anziani abusiva

I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Arezzo, nell’ambito del costante presidio
economico-finanziario del territorio, hanno negli ultimi mesi intensificato il numero dei controlli mirati a
contrastare l’abusivismo e il “lavoro nero”.


In tale contesto, il Gruppo di Arezzo, ha recentemente individuato una casa di cura e assistenza per anziani
risultata completamente abusiva, esercitata in un agriturismo ubicato nel comune di Cortona (AR).


L’attività assistenziale, priva di ogni autorizzazione amministrativo-sanitaria, era svolta in assenza di personale
medico e assistenziale specializzato, come invece previsto dalla normativa.
Al momento dell’accesso, eseguito congiuntamente ad una Commissione del Dipartimento Prevenzione
dell’Azienda Usl Toscana sud est, è stata riscontrata la presenza di 3 lavoratori, di cui due impiegati totalmente
in “nero”.


Tali soggetti, privi di titoli abilitativi, si occupavano della gestione assistenziale di 10 anziani presenti in
struttura, in parte non autosufficienti, somministrando all’occorrenza farmaci senza la presenza di personale
specializzato abilitato a farlo.
La struttura, benché ufficialmente inquadrata come agriturismo, forniva di fatto un’attività assistenziale nei
confronti di anziani a fronte del pagamento di una cospicua retta mensile, pari a circa 2000 euro.
È stata inoltre accertata l’inidoneità dello stato del fabbricato, carente dei più elementari requisiti in materia di
sicurezza sul lavoro, nonché la completa non autosufficienza di alcuni degli ospiti presenti nella struttura.
I lavoratori individuati e il proprietario dell’immobile sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di
Arezzo per il reato di “esercizio abusivo di una professione”. In relazione ai lavoratori in nero, si è inoltro
proceduto alle dovute segnalazioni all’Ispettorato del lavoro, per l’irrogazione delle sanzioni previste.