L’Etruria

Redazione

Le manifestazioni per gli ottant’anni dalla Liberazione di Cortona dai nazifascisti

Le manifestazioni per gli ottant’anni dalla Liberazione di Cortona dai nazifascisti

Domenica 7 luglio 2024 si è svolta la commemorazione della liberazione di Cortona, avvenuta il 3 luglio di 80 anni fa, sempre organizzata dal comitato spontaneo che si è impegnato per Falzano.

Il sindaco Luciano Meoni, accompagnato dai rappresentanti delle forze dell’ordine, ha deposto la corona di fronte al monumento  che ricorda i Caduti di tutte le guerre,  alla presenza dei rappresentanti delle forze militari in congedo e a un folto gruppo di persone convenute per l’occasione.

I brani d’ordinanza, suonati alla tromba, hanno dato alla cerimonia l’atmosfera solenne che circonda questi eventi, lontani nel tempo ma così vicini perchè hanno visto coinvolti genitori e parenti, che hanno vissuto gli avvenimenti in prima persona e li hanno raccontati.

Dopo aver reso l’onore ai caduti, sotto la regia del Tenente Ernesto Gnerucci, i partecipanti si sono recati nella Sala del Consiglio comunale. dove si è svolta la conferenza “Cortona e la Liberazione”, introdotta dal saluto dell’assessore Francesco Attesti; dopo di lui è intervenuto Mario Aimi, presidente dell’Associazione Organi Storici, che ha ricordato l’opera di Pietro Pancrazi “La piccola patria”, pubblicata nel 1946, una raccolta di tante voci di  sacerdoti e seminaristi che furono invitati a narrare le vicende che si svolgevano nel territorio durante la guerra, perchè il loro ricordo non andasse perduto.

Il discorso è entrato nel vivo con la relazione di Mario Parigi, che ha offerto una bella bibliografia e ha posto l’attenzione sull’armistizio dell’8 settembre 1943 come momento di svolta della politica italiana, che vide il popolo abbandonato a se stesso,  e le forze nazifasciste prendere violentemente possesso del territorio: è questo il periodo più buio della storia d’Italia, quello delle stragi perpetrate dall’esercito tedesco in ritirata verso nord, a cui si opposero, insieme all’esercito alleato,  i gruppi partigiani che si erano formati nel frattempo.

Dopo questa  particolareggiata relazione, è stato presentato il docufilm realizzato dagli studenti dell’IIS “Luca Signorelli”, che sono intervenuti per raccontare la loro esperienza del gemellaggio con gli studenti delle scuole di Ottobrunn: ogni anno si recano insieme a Falzano e questa memoria è diventata il punto di partenza di un percorso dedicato alla pace.

Gli studenti hanno quindi fatto dono all’assessore Attesti di una formella d’argilla, creata da loro per l’occasione, simile a quella donata al sindaco di Ottobrunn, Thomas Lederer, a Falzano.

E’ un’opera significativa, che può restare integra oppure può rompersi, e rappresenta la fragilità dei rapporti, che vanno curati e mantenuti e  per questo devono trovare fondamento   su una sana struttura valoriale: è stato emozionante vedere questi ragazzi così coinvolti insieme ai loro docenti e alla preside Beatrice Capecchi.

La conferenza è continuata con l’intervento di Valdo Spini, che ha citato il padre e il lavoro che hanno svolto insieme sia attraverso la produzione di libri che partecipando a conferenze proprio per dare significato alla storia che i nostri genitori hanno contribuito a costruire, un passato che tutti sono tenuti a conoscere per il suo significato esemplare: non c’è stata scelta, era il momento di ribellarsi e di costruire un futuro nuovo.

In serata la commemorazione è continuata con il concerto di Gabriele Agrimonti al Duomo, dove ha suonato l’Organo Ducci del 1839: Cortona possiede un patrimonio di Organi piccoli ma perfetti, che vanno dal 1500 al 1800; l’Organo Ducci racchiude in sè elementi di un Organo precedente e gli elementi si sono fusi insieme in modo armonico e danno un timbro unico,

Gabriele Agrimonti è giovanissimo ma ha già un curriculum di tutto rispetto; dal 2022 è organista e Direttore artistico della chiesa nazionale di San Luigi dei Francesi a Roma ma già a 13 anni era stato nominato organista  co-titolare della Basilica Magistrale di S.Maria della Steccata di Parma, sua città natale.

Ha studiato improvvisazione, armonia, polifonia, fuga e orchestrazione a Parigi e ha conquistato premi in concorsi internazionali di improvvisazione.

Ha presentato il Concerto in re minore di Benedetto Marcello e il Concerto in re maggiore n°9 RV 230 di Vivaldi, entrambi nella trascrizione di J.S.Bach e alcune delle 12 sonate per Organo, Op.1 di Gaetano Valeri (1760-1822), interpretando ogni brano in modo magistrale, ma il più bello è arrivato alla fine, quando ha improvvisato su alcun temi tratti dal Laudario cortonese, per la gioia del numeroso pubblico, che ha continuato ad applaudire chiedendo altri brani, che Gabriele ha concesso con grande soddisfazione.

Sono quei concerti in cui si crea un’atmosfera complice, in cui il tempo vola via e si ha la netta percezione di aver vissuto un’esperienza irripetibile.

Ha fatto esprimere l’Organo in tutta la sua potenzialità, dando ritmi e sonorità inusitati: Gabriele Agrimonti è un grandissimo musicista, che ci piacerebbe ascoltare ancora a Cortona, perchè ha  una creatività unica e fantastica, un musicista che ha saputo  veramente mostrare la grande personalità di questo Organo superbo.

Nell’insieme la commemorazione del 3 luglio 1944, giorno della liberazione di Cortona, è stata celebrata veramente nel migliore dei modi.

MJP