L’Etruria

Redazione

Una bella festa

Successo al Calcinaio della ricorrenza religiosa annuale dedicata al nome del Santuario

Una bella festa

Una bella festa. Così all'imbrunire di domenica 15 ottobre, lasciando l'antico chiostro del Calcinaio, commentavano gli ospiti del Cam del Ferretto intervenuti nel pomeriggio alla festa annuale della ricorrenza della dedicazione cinquecentesca del noto Santuario cortonese a Santa Maria delle Grazie. Lo stesso  giudizio avevano espresso poche ore prima, nel primo pomeriggio, gli ammalati e i volontari dell'Unitalsi che , dopo la santa messa solenne delle ore undici, celabrata dal parroco don Ottorino Cosimi, avevano partecipato al convivio parrocchiale nel refettorio della storica canonica assieme a tanti abitanti della parrocchia e a tanti fedeli devoti della Madonna del Calcinaio che erano stati accolti e serviti dai membri del Consiglio parrocchiale guidati da Carla, Luigi e Luciano.

Nel pomeriggio, alle sedici, prima della Santa Messa vespertina, un momento di grande,partecipata comunicazione sul Santuario e sulle opere parrocchiali ha visto interventi mirati di Lara Gimignani, di Clara Egidi, di Patrizia Giommetti, di Ariberto Rovaglia,di Carla Rossi e dello stesso Don Ottorino Cosimi e poi i saluti dell'Amministrazione comunale  che sono stati portati dal sindaco Francesca Basanieri e dall'assessore Andrea Bernardini.

Dopo la santa messa vespertina c'è stato un significativo momento di incontro e ritrovo nei locali dell'Associazione Amici di Francesca che ha la sua sede da oltre vent'anni nei locali parrocchiali del Calcinaio. Un incontro dove Rinaldo Vannucci ha portato il saluto del presidente Luciano Pellegrini impossibilitato ad essere presente in quanto ricoverato in ospedale ad Arezzo ed ha illustrato ai presenti il programma e le iniziative che promuove la benemerita e nota associazione cortonese.Il programma dettagliato della Festa annuale della Dedicazione del Santuario del Calcinaio a Santa Maria delle Grazie è stato pubblicato  alcuni giorni orsono sempre nel nostro giornale.

Ivo Camerini