Nei giorni scorsi i genitori di Francesco Sandrelli , Alberto e Maria Vittoria, mi hanno gentilmente donato a ricordo del loro figlio (prematuramente tornato alla Casa del Padre e vittima dell'indifferenza verso il propssimo da parte della nostra società inselvatichita) due bei libri a suo tempo pubblicati in Roma per i tipi di ArcipelagoOscuro e di Dantebus.
Il primo libro si intitola " La Casa nella Foresta" ed è una straodinaria raccolta di disegni e poesie di Francesco. Una raccolta che ci dà la testimonianza plastica di un artista versatile che segna ed indica una strada di sosta e di rifugio in questo tempo fatto di velocità , di aridi businnes, di violenza verbale e fisica.
" Di vento e di pietra, di legno e di cielo, fu la nostra casa (...) scompare l'orizzonte dietro la funesta storia delle fabbriche, del Soviet, dell'America, dell'industria. Scompare tutto all'orizzonte, rimane solo il lunapark dove mi recavo da piccolo, con i suoi giochi e lo zucchero filato". Davvero un libro che è un prezioso insieme di parole e di disegni che ci danno il senso della grave perdita di un artista cortonese, morto troppo giovane.
Il secondo libro si intitola Darklandia ed è una raccolta di disegni di Francesco con due pagine di prologo, che è fatto solo di versi poetici a seguire, come la typeline finale o iniziale di un film: " Ciò che è interessante è lasciare all'infinito oblio le porte aperte....la vita finisce silenziosa".
Siamo sicuri che la vita di Francesco non è finita silenziosa, ma le sue parole e le sue opere artistiche continueranno a vivificare la nostra società locale e nazionale, il nostro quotidiano cortonese e della Valdichiana. Cioè delle terre che hanno dato i natali a Francesco Sandrelli e che egli tanto amava. Senz'altro anche attraverso una Associazione culturale a lui intitolata , che la famiglia ( i genitori e i fratelli Lorenzo e Maria ) e gli amici di Francesco stanno mettendo in piedi.
Ivo Camerini