La seconda settimana degli eventi speciali che accompagnano la 54ma edizione Cortonantiquaria, la mostra più antica d’Italia, inizia con una conversazione davvero "speciale", che pone l’accento sul "segno" inteso come grafia e scrittura.
Giovedì 1 settembre, alle ore 17,30 nel chiostro di Palazzo Vagnotti (ingresso libero) ecco infatti l'imperdibile appuntamento con la popolare grafologa Candida Livatino (per chi segue trasmissione Studio Aperto, su Canale 5, il suo nome ed il suo volto sono sicuramente familiari; così come per chi vede “Mattino Cinque”, “Pomeriggio Cinque”, “Domenica Live” e “Quarto Grado”).
Perito grafologo, specializzata in analisi della scrittura, dei disegni dell’età evolutiva, e nella valutazione finalizzata alla selezione del personale, ha appena pubblicato per Sperling & Kupfer il terzo suo libro "Scrivere con il cuore", dopo i fortunati "I segreti della scrittura" e "Le sfumature della scrittura".
Si tratta di un "duplice" incontro, perché la Livatino stavolta analizzerà e ci parteciperà le evidenze psicologiche e caratteriali che si possono evincere dall'esame della scrittura dei grandi artisti del Rinascimento e della Modernità: la scrittura di ognuno, unica e irripetibile, è un inequivocabile indicatore del carattere, una bussola che individua gli stati d’animo, un modo per imparare a comprendere meglio noi stessi e chi ci sta di fronte.
Seguirà la presentazione del suo ultimo libro, da settimane in testa alle classifiche di vendita, “Scrivere con il cuore” in cui la Livatino illustra i segreti dell’analisi grafologica e dà gli strumenti per leggere le sfumature della personalità del partner.
“Scrivere con il cuore” è un vero e proprio invito a studiare la grafia del partner per la verifica della “compatibilità di coppia”. Attraverso semplici ed efficaci lezioni, l’autrice insegna a leggere tra le righe dell’amato (o dell’amante), per scoprire qualcosa di più su di lui (o lei), interpretando piccoli ma essenziali segni nelle parole scritte a mano, con un capitolo dedicato alla sessualità, tanti esempi e un test finale per imparare a mettere in pratica le spiegazioni dell’autrice.
Il cartellone degli "eventi speciali" di Cortonantiquaria prosegue venerdì 2 settembre, con un'altrettanto imperdibile conversazione con Giuseppe Manica, diplomatico culturale, già direttore di Istituti Italiani di Cultura all’estero a New Delhi, Ankara, Tunisi, Barcellona, Budapest, Lisbona. Stoccolma, Bruxelles; e poi Dirigente dell’Area della Promozione Culturale presso il Ministero degli Affari Esteri. Ma non sono solo i titoli e i ruoli ricoperti, a farne un testimonial di primordine, quanto la concretezza delle attività ideate e messe in campo in tanti anni di incontenibile foga creativa e di necessità di produrre cultura in ogni modo e con ogni mezzo al servizio dell'Italia, con tante indimenticabili iniziative realizzate nei settori più diversi.
L'importanza e il ruolo degli IIC. La gestione del prodotto culturale. Il "cerimoniale". Gli investimenti e il personale. I direttori di "chiara fama". E' la complessa problematica su cui si intratterrà con lo sguardo puntato su un mondo affascinante quanto importante, anzi decisivo per il made in Italy, l'immagine e la percezione di qualità del Sistema-Paese. E ancora: la storia degli IIC; l'organizzazione attuale; la "spesa" dell'Italia in confronto a Paesi concorrenti; il "mestiere" concreto del direttore al di là della fantasia e del mito; quel che resta del patrimonio italiano.
Infine, sabato 3 settembre, appuntamento con Domenico Piraina, direttore del Polo Mostre e Musei Scientifici Città di Milano e direttore di Palazzo Reale, in dialogo con lo storico dell'arte Stefano Zuffi (autore di numerosi volumi di divulgazione culturale legati alla storia dell'arte soprattutto rinascimentale e barocca, e responsabile di alcune collane di successo al grande pubblico, come gli Artbook ed I dizionari dell'arte; responsabile culturale dell'Associazione Amici di Brera).
Piraina, uno dei più apprezzati manager culturali a livello internazionale, ha realizzato più di 1.000 mostre, tra cui quelle su Picasso, Klimt, Kandinsky, Pollock, Wharol, Hopper, Modigliani, Van Gogh, Leonardo, Giotto, Arcimboldo, Gentileschi, Canova, Boccioni, Balla, Malevich, de Lempicka. Accanto alle mostre monografiche ha organizzato grandi mostre di civiltà tra cui quelle sull'arte lombarda dai Visconti agli Sforza, sul Cinquecento lombardo da Leonardo a Caravaggio, sul Neoclassicismo, su Caravaggio e i caravaggeschi, sul Futurismo, sull'Impressionismo.
Chiostro di Palazzo Vagnotti, a partire dalle ore 17.30, ingresso libero