L’Etruria

Redazione

Cortona nel decennio 1912-1922: il contributo alla prima guerra mondiale , la rottura con l'immobilismo classista e l'avvento del fascismo

In una interessante Tesi di Laurea della maestra Carla Caldesi

Cortona nel decennio 1912-1922: il contributo alla prima guerra mondiale , la rottura con l'immobilismo classista e l'avvento del fascismo

Recentemente, nel corso di una mia visita di amicizia a casa dell'ingegner Sergio Mancini ho avuto modo di aver in prestito, per una rilettura, l'interessante e documentatissima tesi di Laurea che sua moglie, la maestra Carla Caldesi, discusse nel lontano 1987 all'Università degli Studi di Siena , sede di Arezzo, relatore l'illustre prof. Camillo Brezzi.

Carla Caldesi, conseguendo la sua Laurea in Materie Letterarie, presentò una tesi sulla storia della nostra piccola città intitolata : "Società, politica ed economia a Cortona, dal 1912 al 1922". 

In quegli anni negli ambiti accademici si cominciò ad affiancare alla ricerca e alla letteratura storica nazionale quella locale, del piccolo territorio visto come cellula generatrice della vita nazionale e Carla, attraverso un ampio lavoro di documentazione sulle fonti cortonesi di quel decennio, ci regala una fotografia molto interessante della nostra piccola patria negli anni del suo grande contributo di vite cortonesi alla realizzazione della nostra unità nazionale, del cambiamento sociale portato dalla rottura dell'immobilismo classista cittadino con le lotte socialiste del famoso biennio rosso e con la reazione nera dell'avvento del fascismo. Un panorama di cose ordinarie della nostra vita locale che , riletta attraverso le istituzioni economiche e civili di allora, ci mostra il terremoto che investe in quegli anni anche il silenzioso " gigante addormentato sulla collina" , che poi tanto silenzioso non doveva essere in quanto dentro le mura, in quel decennio , vivevano e risiedevano quasi quattromila cittadini cortonesi.

Carla, partendo dai censimenti generali della popolazione del 1911 e del 1921, ci conduce in un interessante viaggio nella vita quotidiana di allora attraverso il "calmiere dei prezzi", che cerca di frenare il carovita dovuto alla guerra, attraverso la situazione della scuola pubblica dell'obbligo, attraverso il contratto dei dipendenti comunali, attraverso i risultati delle elezioni amministrative del 1920 e attraverso gli avvenimenti violenti che anche da noi portarono il fascismo al potere.

Tra le tante violenze degli squadristi locali, ormai ben conosciute e ricostruite anche dal bel libro dell'amico Mario Parigi sulle Origini del Fascismo a Cortona ( Franco Angeli Editore), Carla Caldesi dà molto spazio alle scorribande della squadracce fasciste , che , nella primavera del 1921, nel mentre assaltano il Palazzo Comunale e si fanno consegnare le chiavi dal sindaco socialista Scipioni, concludono la loro serata andando a distruggere a sassate la sede della redazione  del nostro giornale, L'Etruria. Un giornale libero e indipendente che poi tra il 1922 e il 1925 subirà molte censure da parte del Podestà fascista, uscendo diverse volte con pagine in parte bianche in quanto censurate perché contrarie all'etica fascista e al modo di intendere e di governare dei fascisti.

Insomma, una tesi da valorizzare e da  far studiare ai nostri giovani d'oggi. Una tesi  che , come noto, è servita anche alla realizzazione di alcuni libri sul novecento cortonese nei quali, talvolta, si è trascurato di citarla come fonte.

E allora  un pubblico grazie da parte mia e dell'Etruria a Carla Caldesi per questo suo lavoro storico, che ci auguriamo possa trovare anche una meritata pubblicazione. E intanto, l' invito a Carla a regalarne una copia alla nostra Biblioteca Comunale e dell' Accademia Etrusca.

Ivo Camerini