In un’estate calda senza alcun refrigerio l’ascolto della musica riesce a trasportare i nostri pensieri sopra le più alte vette ghiacciate, riusciamo a immergerci nella spuma bianca di una mareggiata di Capo Testa in Sardegna od a sorvolare i lunghi e distesi filari colorati di lavanda.
La Musica sa creare una Magia nell’Animo Umano. Spesso è anche Terapia.
Era uno di quei pomeriggi afosi che spogliava Cortona del suo tradizionale fascino perché la pietra serena era ormai rovente e gli alberi chiedevano pietosamente l’acqua.
In una delle Sale del Chiostro di Sant’Agostino si sarebbe eseguito uno dei concerti organizzati dal “CORTONA PIANO FESTIVAL” una manifestazione veramente ben organizzata.
Come mancare?
Il giovane pianista perugino Fabio Afrune si presentava al pubblico della pomeridiana con un gran sorriso spontaneo trattenuto da due guanciotte simpatiche e mi ricordava un mio compagno di classe delle elementari che come arrivava al mattino si sedeva al proprio banco e per prima cosa, si mangiava tutta la merenda del suo cestino.
Ma non mi sono fatta ingannare da tanta bonarietà, perché gli occhi gli brillavano di intelligenza, passione e determinazione. Sono le caratteristiche fondamentali per diventare un grande pianista ed in lui le leggevo chiaramente. L’Intelligenza occorre per comprendere ed elaborare, la passione per amare il sacrificio che viene richiesto per imparare a suonare il pianoforte creando arte e non solo imparando il compito meccanicamente. Occorre quindi tanta determinazione per riuscire a provare 5 ore tutti i giorni della propria esistenza, nessuno escluso.
Nel Maestro Fabio Afrune, già dalle prime note suonate del Carnaval dell’op. 9 di Robert Schumann, si leggeva tutto questo. Provava entusiasmo e lo trasmetteva. Mi avevano colpito la sua naturale bravura per come affrontava il suo concerto e la sensibilità nell’interpretazione del romanticismo musicale di Schumann. Un’opera scritta in Germania prima della 2^ guerra mondiale.
Afrune suonava con un sentimento di semplicità, passi difficili per un pianista, ma questa era Gioia per il suo Pubblico. Mi sono chiesta se sognasse in bianco e nero tanta era la familiarità con la tastiera!
Era un acrobata, ed anche se il concerto era elitario, le persone lo accompagnavano attente nell’ascolto perché la Bella Musica, fa Bene.
Dai pentagrammi ottocenteschi che continuavano attraverso il tempo a infondere profonde emozioni, è poi passato con disinvoltura e sapienza a quelli contemporanei del Maestro Krassimir Taskov (1955) compositore e pianista bulgaro; musicista eccezionale, una vera istituzione nel mondo pianistico e compositivo del nostro tempo, attualmente Presidente del Dipartimento Composizione della Sofia State Academy of Music.
Lo Scherzo”(1975) è il primo brano. E’ una sua opera giovanile di una freschezza e al contempo di una maturità veramente singolare. Lo stesso autore ha scritto anche una composizione appositamente per il Maestro Fabio Afrune, Moving Sands (2021) e sempre a lui l’ha espressamente dedicata, perché Afrune sa muovere le sue abili dita egregiamente e con il suo cuore di musicista dona Ricchezza Musicale. (Prima esecuzione italiana) E’ un brano monumentale di una apparente improvvisazione scritta in una solida struttura.
Complicato da spiegare, ma piacevole da ascoltare.
“Un caleidoscopio di colori ed emozioni contrastanti che si susseguono come fotogrammi. Essi sono appartenenti a stili ed armonie diversi ma, filtrati dall’anima della musica dei Balcani e del folklore Bulgaro, si fondono perfettamente in una unica pellicola”. Queste sono proprio le parole che mi ha scritto il Maestro Afrune per descriverlo e che mi aiutano a spiegare come la raffinatezza musicale di quel pomeriggio riuscisse a far estraniare il pubblico dai brutti pensieri.
Tra una esecuzione e l’altra il pianista presentava e spiegava il pezzo che sarebbe seguito, e questa consuetudine ormai molto diffusa, è sempre molto apprezzata dal pubblico e lui si è rivelato un generoso divulgatore.
E’ un atto di generosità e solo i Grandi capiscono quanto ci si arricchisca a donare.
L’altro compositore contemporaneo, poliedrico e geniale, che gli ha scritto e dedicato una composizione è Emanuele STRACCHI (1990). Si è diplomato con lode in Pianoforte, Composizione, Comp. Musica Applicata e Direzione del repertorio Sacro e Profano. Il Trittico era eseguito per la prima volta in concerto: “SechStudio 2021” studio virtuosistico sulle sestine poi “Il Canto degli Invisibili” 2019 in cui vi è un gioco di armonici, con impiego del pedale tonale e “Senza Sparare sul Pianista” 2021 un ragtime con improvvisazione finale, un brano estremamente ironico e folle che forse rispecchia il carattere del compositore.
I compositori scelgono Fabio Afrune per suonare i loro pezzi perché oltre la sua mirabile tecnica di musicista non cede mai il passo a scontate interpretazioni perché rispetta sempre il sentimento dell’autore.
Riguardo le composizioni d’avanguardia consiglio di non cadere nel banale giudizio che a volte si ascolta in sala tra il pubblico “tanto se dovessero sbagliare nessuno se ne accorgerebbe…” perché le “note stonate” suonano male in qualsiasi armonia siano scritte e interpretate!
L’appuntamento musicale era stato dunque un’ottima occasione per ascoltare Qualcosa di Nuovo.
Sono testi musicali immaginati anche per colonne sonore di film e lui è un interprete incredibile, il giusto Attore Musicale.
Sembra che abbia imparato prima a suonare il pianoforte che a camminare!
Per lui è sicuramente solo l’inizio di una Brillante Carriera.
Il Maestro Fabio Afrune è anche un ottimo divulgatore musicale e mette amabilmente a proprio agio il suo pubblico che ama la musica, ma che “spesso non se ne intende” e lui è felice di spiegarla perché la ama.
Un Pomeriggio di complessa e sofisticata musica ma decisamente molto, molto attrattiva.
Grazie all’Organizzazione del CORTONA PIANO FESTIVAL.
Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®