Il cartellone 2017-2018 del Teatro Signorelli – frutto della stretta e sinergica collaborazione fra Comune di Cortona, Fondazione Toscana Spettacolo onlus e Accademia degli Arditi – continua l’esplorazione del doppio filone, classico e contemporaneo, con proposte che incrociano nuova drammaturgia, classici della cultura teatrale italiana e europea, commedie, musical, operetta, trasposizioni cinematografiche, danza. Un progetto che, pur rimanendo in linea con la tradizione del Signorelli, si rinnova nel linguaggio e nel segno; merito anche dei protagonisti, tutti grandi nomi del panorama nazionale, tra i massimi rappresentanti nel loro genere. Tra gli altri: Ambra Angiolini, Filippo Dini, Iaia Forte, Isabella Ferrari, Glauco Mauri, Roberto Sturno, Compagnia Luca De Filippo, Manuel Frattini, Vincenzo Salemme, Alessandro Haber, Lucrezia Lante della Rovere, Valerio Binasco, Compagnia Corrado Abbati, Mario Martone.
Una proposta che punta sul confronto fra artisti storici ed emergenti, già punti di riferimento per le prossime generazioni. Una stagione pensata per un pubblico che tradizionalmente sa confrontarsi con un teatro importante e di altissimo livello artistico, quale è quello del Teatro Signorelli di Cortona. Un cartellone che offre spunti e nuovi strumenti di lettura della realtà contemporanea, attraverso i registri del comico, del dramma, della commedia.
Dieci spettacoli per due turni di abbonamento – giallo e verde – per dodici serate. Un ventaglio di proposte all’altezza di un cartellone di un teatro capoluogo di provincia.
La stagione teatrale 2017-2018, ricca di tante novità sul piano della proposta artistica, mantiene un punto fermo: i prezzi invariati, nonostante le criticità del momento e il contesto sociale ed economico particolarmente difficile che tutto il paese sta vivendo.
La stagione 2017-2018 si inaugura con una novità, La guerra dei Roses, mercoledì 1 e giovedì 2 novembre (doppio turno), con Ambra Angiolini e Matteo Cremon, per la regia di Filippo Dini. Commedia “nera” dalla cattiveria e dal ritmo unici, una spietata critica nei confronti dell’istituzione familiare, delle sue ipocrisie, dei suoi scheletri nell’armadio e, soprattutto, del perbenismo della filosofia borghese americana (celebre il film del 1989 con Danny De Vito, Michael Douglas e Kathleen Turner).
Segue, venerdì 1 dicembre (turno verde), la prima proposta di danza, un titolo di repertorio: Cenerentola, ma calata nei nostri giorni. Una rilettura di un classico di tutti i tempi a firma del Balletto di Firenze/Kaos che propone uno spettacolo giocato tra luci e ombre, su un doppio registro coreografico, quello di Roberto Sartori, Christian Fara.
Come stelle nel buio, martedì 12 dicembre (turno giallo), è la black comedy che vede protagoniste due delle migliori interpreti del cinema e del teatro italiano, Isabella Ferrari e Iaia Forte, all’unisono tra umorismo nero e sofisticata ironia. Il testo è del drammaturgo napoletano Igor Esposito, la regia di Valerio Binasco, regista tra i più apprezzati e premiati della scena italiana (oggi a capo dello Stabile di Torino).
Manuel Frattini torna ad interpretare un personaggio amato dal pubblico di grandi e piccini: il ladro-eroe che toglieva ai ricchi per dare ai poveri, Robin Hood nella versione musical teatrale. Lunedì 18 dicembre (turno verde), sul palcoscenico del Signorelli vanno in scena le avventure del coraggioso ladro gentiluomo, che si tramandano da oltre ottocento anni di foglia in foglia, da cantore in cantore, approdano sul palcoscenico grazie a un grande musical. Coprotagonista, nei panni di Marianna, Fatima Trotta.
Glauco Mauri e Roberto Sturno, coppia di maestri del teatro italiano, diretti da Andrea Baracca, tornano ad affrontare il teatro di Samuel Beckett nel testo cardine e paradigmatico del Novecento, Finale di partita. La nuova edizione (la storica è del 1993) ripropone l’ossimoro: “è la tragedia del vivere che diventa farsa o è la farsa che diventa tragedia?”. In scena martedì 16 gennaio (turno giallo).
Segue, giovedì 25 gennaio (turno verde), lo spettacolo con Alessandro Haber e Lucrezia Lante Della Rovere protagonisti di IL PADRE, commedia del giovane e già lanciatissimo drammaturgo francese Florian Zeller, regia di Piero Maccarinelli. Lo spettacolo racconta in tono delicato e sorridente lo spaesamento di un uomo la cui memoria inizia a vacillare e a confondere tempi, luoghi e persone. Tutto a poco a poco va scomparendo: i punti di riferimento, i ricordi, la felicità della famiglia.
Nel segno del divertimento arriva, giovedì 15 e venerdì 16 febbraio (doppio turno), la nuova commedia di Vincenzo Salemme, Una festa esagerata!, reduce da una primavera di grandi successi a Napoli e Roma. Lo spettacolo nasce dal desiderio dell’attore napoletano di raccontare in chiave realistica e comica il lato oscuro e grottesco dell'animo umano: “volevo parlare di coloro che vivono nascondendosi dietro lo scudo delle convenzioni, coloro che vivono le relazioni sociali usando il codice dell'ipocrisia come unica strada per la sopravvivenza”.
Un’opera che continua a parlare al presente è Il sindaco del rione Sanità di Eduardo De Filippo, martedì 27 febbraio (turno verde), che sottolinea le tensioni e le contraddizioni che attraversano ieri come oggi la società. Un’attualità che il regista Mario Martone ha enfatizzato, pur nel rispetto assoluto del testo, ambientando la vicenda ai nostri giorni, con ragazzi giovanissimi alle prese con la realtà della camorra.
Di tutt’altro respiro l’operetta La vedova allegra di Victor Léon e Leo Stein, martedì 13 marzo (turno giallo); un piacevole vaudeville che divenne famosissimo nei primi anni del Novecento grazie alla musica di Franz Léhar. Un cavallo di battaglia di Corrado Abbati (curatore anche dell’adattamento e della regia) che con la sua compagnia incanta il pubblico di oggi.
Chiude la stagione il secondo appuntamento con la danza, in calendario venerdì 23 marzo (turno giallo), Bella addormentata con i giovani e talentuosi danzatori dello Junior Balletto di Toscana, diretti e coreografati da Diego Tortelli, nome di punta della danza italiana.