Dopo “ L’uomo del miracolo” Maurizio Cigognetti ci delizia con un nuovo romanzo dal titolo strano " Replicante", forse mutuato dal film di fantascienza “ Il mondo dei replicanti”, uscito nel 2009 per la regia di Jonathan Mostow. Solo che nelle quasi trecento pagine del romanzo “ Replicante”di Maurizio Cigognetti non sono i confini etici della scienza ad essere portati all’attenzione del lettore. Anche in questo secondo romanzo infatti abbiamo nuovamente un intreccio avvolgente di riflessioni sul nostro mondo che non concede la felicità del vivere all’uomo e sul neoliberismo che inchioda le persone al consumo, al profitto e al perenne andare di un progresso che calpesta i valori essenziali delle relazioni umane, del vivere secondo le leggi di una madre natura che non da oggi viene calpestata a favore delle logiche del profitto e artatamente mutata in matrigna.
Nei sette giovedì e mezzo della prima parte del romanzo Cigognetti ci narra, quasi con stile cinematografico, dei tormenti di Enrico e delle sue donne davanti a cene con cibo che si rigenera e non necessita di nuovi acquisti, mandando in tilt le catene alimentari dei supermercati e delle borse che a partire dal Secondo Novecento hanno costruito e modellato il mondo sui loro algoritmi di profitto e sfruttamento di tutto e di tutti.
Nelle altre quattro parti il romanzo attraverso le vicende private, di lavoro e pubblico-sociali del protagonista ci porta al racconto finale “ L’aria sapeva d’arrosto” dove Enrico Camillini si replica e ritorna l’eroe visionario e profetico dell’Uomo del miracolo che mette sotto scacco la struttura mondiale del potere neoliberista e ridona il paradiso terrestre agli uomini e alle donne che , come Maurizio Gigognetti, hanno scelto di lasciare il caos urbano e affaristico delle grandi e piccole metropoli per dedicarsi all’ economia domestica basata sull’allevamento delle galline, delle capre,della coltivazioni dell’orto familiare, degli ulivi e degli alberi rustici da frutta.
E’ questo il futuro che ci aspetta? Magari. Ma purtroppo il dopo Covid-19 sembra proprio che voglia chiudere per sempre con l’amarcord dell’Europa medioevale e cristiana per traghettarci in un mondo senz’anima e senza diritti di cittadinanza. In un mondo dove lor signori della globalizzazione selvaggia e del potere digitale avranno bisogno solo di sudditi e mai più di cittadini.
In questo senso però la lettura di questo secondo romanzo di Maurizio Cigognetti, che, dopo tanti anni di vita autarchica nella nostra montagna cortonese, si prepara dalle colline della Valdichiana a ripartire per un nuovo futuro nel mondo immenso e diverso dell’Oceano Pacifico, è davvero utile per riflettere sull’eterna questione della vita umana e dei nostri destini personali.
Nella foto di corredo la copertina del romanzo Replicante di Maurizio Cigognetti,uscito nel maggio 2020 per i tipi di Europa Edizioni di Roma ed acquistabile in tutte le librerie, comprese quelle cortonesi e , da agosto, anche come ebook su Internet.
Ivo Camerini