L’Etruria

Redazione

I protagonisti del Gruppo Storico della Città di Cortona

Intervista a Francesca Adreani, responsabile Musici e vice-presidente Rione Sant'Andrea

I protagonisti del Gruppo Storico della Città di Cortona

Francesca Adreani è responsabile dei Musici e vice-Presidente del Rione Sant’Andrea. Ormai da molti anni è impegnata all’interno del GS in qualità di tamburina ed è entrata recentemente a far parte anche del Consiglio dei Terzieri. Francesca è anche promotrice dell’attività del Gruppo Storico di Cortona sui Social Network insieme ad un piccolo gruppo di persone, che fanno parte del GS.

In che anno sei entrata a far parte del GS?

Sono entrata precisamente nell’estate del 2011 dopo la Giostra dell’Archidado.

Attualmente che ruolo rivesti all’interno del GS?

Da 12 anni suono il tamburo. Inoltre insieme a Niccolò Casucci gestiamo l’organizzazione dei Musici, ovvero di tamburi e chiarine. Faccio anche parte del Gruppo Social, che si occupa della pubblicità sui canali dei Social Network (Facebook, Instagram e YouTube).

Ci puoi anticipare qualche novità riguardo i Musici per i prossimi anni?

Stiamo lavorando tanto in questi ultimi anni per portare un livello superiore tutto il Gruppo. Non è semplice, perché siamo tanti e ognuno ha il suo livello di preparazione e di apprendimento. L’obiettivo è portare tutti ad un livello buono e poi migliorare e perfezionare le musiche, cercando di creare nuovi contenuti e nuove canzoni. Ovviamente il supporto più importante è dato dalle chiarine che creano le musiche.

Fin da piccola, abitando a Cortona, hai vestito i panni di figurante nel tuo Rione del Sant’ Andrea, che tra l’altro è anche il Rione più vittorioso con ben 13 Verrette d’Oro alla Giostra dell’Archidado. Cosa significa per te adesso, non solo far parte del GS, ma anche essere vice-presidente del tuo Rione?

Avevo circa 3 anni quando ho iniziato a sfilare per il mio Rione. E’ stato naturale entrare a far parte della vita del Rione. Sono entrata poi nel Consiglio del Sant’Andrea e adesso anche nel Consiglio dei Terzieri. Mi piace il senso di appartenenza che si crea nei confronti di un Rione. Il nostro obiettivo è quello di coinvolgere più persone possibili, soprattutto giovani, ma non solo, tramite anche la creazione di eventi che rendano uniti. La Giostra c’è una volta all’anno, mentre il Rione va vissuto tutto l’anno.

Quanto è importante l’amicizia all’interno del GS per garantire unità?

E’ fondamentale. Avere un gruppo di amici all’interno è il primo passo. Io stessa sono entrata grazie ai miei amici. La passione arriva dopo, quando sei dentro. Successivamente ti accorgi che ti piace suonare, sbandierare, portare il nome di Cortona fuori dal nostro Comune con le uscite che si fanno. E’ lo scorrere del tempo che forma il senso di appartenenza al Gruppo.

Negli ultimi anni, nonostante il COVID, c’è stata una grande crescita del GS di Cortona non solo in termini di numeri, ma anche e soprattutto di qualità, frutto di un lavoro lento, ma costante. Quale è il segreto di questa crescita secondo il tuo punto di vista?

Il punto di forza è probabilmente l’unità che ci lega in quanto siamo veramente un gruppo. Noi ci vediamo al di là delle prove e delle uscite del Gruppo Storico. Siamo amici anche fuori. Questo ci ha permesso di non fermarci mai veramente, nemmeno durante la pandemia, periodo in cui ci sentivamo costantemente e non vedevamo l’ora di riprendere a provare e a fare le uscite.

La rivisitazione storica delle rievocazioni è un punto focale della crescita del GS. In che modo si potrebbe approfondire questo aspetto?

Noi puntiamo molto alla parte storica. E’ un nostro orgoglio ad esempio sapere che all’interno dello Statuto di Cortona è riportato che venivano fatti dei giochi di bandiere durante il Medioevo. Sarebbe utile approfondire la nostra conoscenza di questi eventi del passato ulteriormente, così da poter tramandare queste informazioni storiche a chi verrà dopo di noi.

Sono incrementate anche le uscite estive rispetto a qualche anno fa. Visto il numero di sbandieratori e musici riuscite a rispondere anche con più facilità alle richieste?

Il numero attuale di sbandieratori e musici ci permette di accettare quasi tutte le uscite che ci vengono richieste, addirittura eventi che avvengono nello stesso giorno. Riusciamo a coprire un numero di esibizioni molto maggiore rispetto al passato. Di conseguenza questo ci garantisce una pubblicità immediata e molta più visibilità rispetto agli anni precedenti.

Il prossimo anno verrà festeggiato il trentennale del GS. Che emozioni provi a riguardo?

Non vedo l’ora, perché mi ricordo, che pochi anni dopo che sono entrata a far parte del GS, precisamente nel 2013, è stato festeggiato il ventennale del GS. In quella occasione sono rimasta stupita dalla passione che emanava chi aveva fatto parte del GS anche molti anni prima. Noi stiamo lavorando proprio per cercare di richiamare tutti coloro che hanno fatto parte del GS anche solo per poco tempo. Questo per permettere di condividere quello che hanno vissuto nel Gruppo Storico con i ragazzi più giovani che ne fanno parte ora.

Il GS si sta impegnando per creare un bel momento di condivisione, senza mai dimenticare il divertimento.

Cosa ti aspetti dal futuro per il GS?

Mi aspetto che il Gruppo aumenti numericamente, ma soprattutto che diventi consapevole del potenziale che ha, che viene fuori grazie alla intensità e costanza delle prove. La vera crescita non è mai soltanto numerica, ma è soprattutto qualitativa. In generale mi aspetto grandi cose per il Gruppo Storico di Cortona.

Nelle parole di Francesca ritroviamo la passione e il senso di appartenenza sviluppato in tanti anni di militanza nelle fila del GS.

Le foto usate per questo articolo sono di Andrea Migliorati.

Chiara Camerini