L’Etruria

Redazione |

Mario Parigi “Le Origini del Fascismo a Cortona (1919-1925)”

Mario Parigi  “Le Origini del Fascismo a Cortona (1919-1925)”

Nel mese di maggio alla @factorydardano44 Mario Parigi, storico e scrittore, ha proposto ad Aldo Calussi, ideatore e curatore dei tantissimi e frequentatissimi pomeriggi culturali cortonesi, un suo libro: Le Origini del Fascismo a Cortona (1919-1925)”.

Il racconto, in tema di politica e delle imminenti elezioni, è dei più interessanti ed opportuni e poi addirittura coinvolgente quasi fino alla commozione, per gli ospiti che hanno riconosciuto attraverso le fotografie dell’epoca, il proprio nonno, lo zio, l’amico del babbo o il proprio allora solo un bambino. 

Gli argomenti trattati dal Parigi non sono stati “storia di propaganda” perché è un intellettuale schietto e onesto, forse come pochi, ma ha offerto una preziosa occasione alla comunità cortonese per comprendere come un fenomeno divenuto tragicamente nazionale, si sia potuto seminare sin nei più piccoli centri italiani.

Il Fascismo è stato un progetto studiato scientificamente e a tavolino, con processi diversi indirizzati specificatamente nelle varie regioni tra il Nord e il Sud d’Italia. 

Le colonie organizzate per i fanciulli che non si erano mai allontanati dai territori d’origine e non avevano mai visto il mare, sono servite ad infondere simpatia e le stesse gare sportive dovevano risultare aggregative nel nome del Popolo Italiano. Il Regime cercava consensi e delineava l’accrescere del suo Potere con le più ragionate strategie, anche le più crudeli, che però erano “vestite da buoni panni”. Ciò è avvenuto purtroppo con la prepotenza e attraverso la violenza, la Democrazia non era prevista in un futuro ancora lontano, non era proprio contemplata! 

Al riguardo Mario Parigi con le sue meticolose ricerche, attraverso le consultazioni degli archivi regionali e statali, è riuscito a ricomporre e ricostruire nomi e fatti, foto e cerimonie, festeggiamenti e sconfitte, tutto documentato dalle note bibliografiche. 

Non poteva certo generalizzare gli argomenti perché in quel pomeriggio in via Dardano 44 è come se ci fosse stata una “Presa Diretta” con i protagonisti cortonesi di quel ventennio! 

Per un paese piccolo o grande che sia avere la possibilità di poter gestire autonomamente la ricostruzione di quel periodo ha un grande valore e coinvolge tutti in enormi responsabilità.

Ogni paese, frazione, cittadina o piccolo centro deve sentire il bisogno di conoscere la propria storia mentre, invece, per le grandi città le ricostruzioni sono curate direttamente dalla grande politica nazionale.

Nelle scuole non si sono mai letti paragrafi riguardo le due Grandi Guerre meno che mai studiato il Ventennio Fascista mentre si è sempre sussurrato: I Protagonisti di quegli anni sono ancora in vita!

Diversamente dalla Germania che ha processato i suoi crimini, nel nostro Sconfitto Paese il passaggio dei Gerarchi Fascisti alle loro funzioni nel Nuovo Parlamento Italiano è stato accompagnato da silenziosi e complici consensi, quando per le strade le vendette dei cittadini venivano bagnate con il sangue.

Senza voler entrare nel merito di un colore politico, posso ricordare semplicemente che la prepotenza e la sopraffazione dell’individuo con torture, minacce, crimini e abusi di potere tanto da impedire la facoltà del lavoro e il diritto di proprietà e di esistenza, sono esperienze vissute da dover rappresentare alle generazioni future proprio per poterle scongiurare. 

Scrivere un diario di bordo quando ancora i capitani delle navi e i loro nipoti sono ancora in vita e  possono offrire testimonianze dirette, risulta un’occasione rara per rielaborare lutti e ingiustizie.

Questo è il miracolo della Democrazia, infatti Mario Parigi ha studiato con onestà le vicende vissute in quegli quegli anni e la sua conferenza presentata precedentemente anche in altre sedi, ha concesso sempre diritto di replica.

Le Vendette sono inutili ma i Nemici vanno comunque riconosciuti per salvarsi!

Per questo il lavoro di ricerca e scrittura di Mario Parigi ha un valore immenso che potrà anche essere portato come esempio disciplinare in tutte le scuole.

Aggiungo che dobbiamo porre la massima attenzione oggi ai fenomeni di bullismo, di omotransfobia, intolleranza religiosa e di razza o di qualsiasi altro fenomeno che denunci la volontà di sopraffazione nei confronti dell’altro perché attraverso i secoli, i brand dei partiti cambiano nome per seguire le tendenze, come le mode ma le crudeltà perpetuate sulle persone comuni sono purtroppo le stesse.

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®