Cortona celebra l’arte di Stelio Manneschi – Stelman, a vent’anni dalla sua scomparsa con una mostra in Palazzo Casali dal 14 al 30 settembre 2018.
La mostra è promossa dall’Associazione “Ricordare Stelman” assieme al Comune di Cortona in collaborazione con l’Accademia Etrusca ed il Patrocinio della regione Toscana.
Dall’altezza siderale dei Suoi segni, dalla profonda armoniosità dei Suoi colori e dalla incredibile fantasmagoria delle sue forme Stelman instancabilmente ci ha narrato la dimensione esistenziale dell’uomo contemporaneo/futuro.
Immerso nella musica classica della filodiffusione era intento a raccogliere materiale mediatico, ritagliarlo, elaborare il bozzetto assecondando un potente sforzo immaginativo, disegnarlo poi su tela e con infinita pazienza selezionare i colori da portare nel quadro, con incredibili miscellanee.
Stelman affrontava il dipinto come fase conclusiva e laboriosissima di un percorso che lo conduceva alla meraviglia finale, mostrata in anteprima, come un rituale, alla sua Paola, e solo in un secondo momento ai figli, entusiasti e sopraffatti per il risultato; Stelman riusciva sempre a sorprenderci, con un capolavoro dietro l’altro, un percorso ricco di citazioni dell’uomo gravido di cultura ed armato di premonizioni intuitive attraverso la realtà frammentata di un caleidoscopio sapiente.
La pittura di Stelman agli esordi fu compresa da pochi, fra questi spicca per acume il critico Di Genova, che ringraziamo per la rinnovata disponibilità e per l’entusiasmo che ci ha dimostrato.
L’inaugurazione è prevista per venerdì 14 settembre alle ore 17,30 in Palazzo Casali alla quale seguirà una conferenza del critico d’arte Giorgio Di Genova sul tema “Stelman e la frantumazione del linguaggio nell’arte del ‘900” (introduce il prof. Mario Rotta).
“A venti anni dalla Sua scomparsa, dichiara il Sindaco di Cortona Francesca Basanieri, abbiamo accolto con entusiasmo la proposta dell’amico Marco Manneschi, figlio dell’artista, e abbiamo ritenuto doveroso rendere omaggio all’artista portandolo in mostra nella nostra città Cortona, città che egli considerava una delle capitali della cultura della nostra bella Toscana e per di più ospitando l’esposizione in un luogo prestigioso come Palazzo Casali”.