Nella mia solita passeggiata mattutina a Cortona nel giorno relativo al mio abbonamento per la stagione teatrale al Signorelli, tra le altre cose rivelatasi quest’anno veramente interessante, incontro immancabilmente, all’altezza della Chiesa di San Domenico, gli attori della Compagnia appena sbarcati in paese che si godono il panorama della Val Di Chiana.
Con cordialità ma senza essere troppo invadente li saluto sempre.
Questa volta avevo di fronte l’attrice turca Serra Yilmaz la musa del cineasta Ferzan Ozpetek, un vero e proprio brand per il suo Maestro, del resto in serata avrebbe recitato nell’ultima trasposizione di “Magnifica Presenza” un film del 2012 firmata dal regista pluripremiato. Ricordo solo alcuni suoi premi prestigiosi come il David di Donatello, Nastri d’Argento, CiaK e Globi d’Oro.
Come per “Mine Vacanti” Ozpetek porta in teatro un altro successo cinematografico e stavolta con otto attori nei ruoli di 11 personaggi: Serra Yilmaz (Lea) un’istituzione per il regista, Tosca D’Aquino (Maria) sempre un’ottima presenza di scena e una sicurezza per l’intero cast, Federico Cesari (Pietro) un meritatissimo ruolo da protagonista, Toni Fornari un Simpatico “(Ambrogio)”, Luciano Scarpa (Filippo/Antonio) brillante veramente brillante, Sara Bosi (Elena) una giovane brava attrice, laureata nel 2005 in Biotecnologie Agrarie e Vegetali presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Bologna (vedremo quale delle due carriera la sceglierà!), Tina Agrippino (Gea/Livia) e Fabio Zarrella (Massimo/Luca) affidabili sul palcoscenico in qualsiasi situazione.
Avevo molte aspettative su questo lavoro perché sono una fan di Ferzan Ozpetek Artista Uomo/Donna che scrive libri oltre a far cinema e teatro dalle trame che si intrecciano fra fantasia e realtà … In lui trovo sempre originalità nei racconti, profondità e semplicità, fotografa spaccati di un quotidiano che narrati da altri apparirebbero persino banali, mentre lui scava a fondo e porta alla luce verità affascinanti, drammatiche, complicate e disarmanti ma lo spettatore ne rimane sempre catturato perché racconta la Vita, quella Vita che lui spera non sia mai Sprecata.
Ozpetek stesso sceglie i suoi attori che presentano essi stessi uno spessore culturale di alto profilo. La Serra Yilmaz è laureata in psicologia e nel 2006 è stata l’interprete ufficiale durante la visita di Papa Benedetto XVI in Turchia mentre il protagonista Pietro, l’attore Federico Cesari che nel 2023 si è laureato in medicina, lo conosciamo già fanciullo nel ruolo di Andy nei “Cesaroni”.
A lui è affidata la trama teatrale svagante e nostalgica di un percorso di crescita personale, pauroso, intimo e sociale che si matura sul palcoscenico attraverso il “contatto con i fantasmi” in una Casa dove non sono altro che la voce delle sue esperienze dove la sua coscienza si fa domande e gli offre risposte.
In tutte le opere di Ozpetek le Case sono le vere protagoniste della rappresentazione e non vengono raccontate mai come gusci vuoti perché hanno sempre un’anima. In “Magnifica Presenza” la Casa Antica è una bellissima scenografia di Luigi Ferrigno dove il protagonista vuole andare a vivere staccandosi dalla convivenza con la cugina che rappresenta la Figura Femminile. Pietro pensa di essere innamorato di un aiuto regista di tanto successo, tanto quanto volgare. Lui è un pasticcere ma desidera diventare un attore di quelli bravi e l’abitazione raccoglie al suo interno tante vite passate di una compagnia teatrale tradita dalla loro protagonista che li denunciò ai Nazisti. E’ proprio attraverso il contatto tra i fantasmi e il protagonista Pietro che si snoderanno più aspetti umani.
La Compagnia si rivela di ottimo livello e l’abilissimo Federico Cesari insieme ai “Fantasmi/Attori” “prende, impara e dirige” lezioni di recitazione …
Si rivelano per gli spettatori momenti di vera Bravura teatrale!
Nell’insieme un buon lavoro, anche se non mi hanno convinto alcune scene iniziali per la mancata raffinatezza dei testi di solito sempre curatissimi e colmi di pathos, come solo l’elegante e sensibile Ozpetec sa donare.
Noi donne abbiamo adorato la stupenda storia d’amore descritta nel suo ultimo film “Nuovo Olimpo” perché Ozpetek non è mai superficiale e scontato.
L’Idea del film di “Magnifica presenza”, del 2012 con Elio Germano, nacque dopo una storia raccontatagli da un suo amico al quale negli anni “90 capitò di sentire delle presenze in casa .. seppe poi che durante l’ultima guerra il suo palazzo a Testaccio era stato bombardato e nella disperazione una mamma e la figlia s’erano buttate da una finestra …
Ferzan Ozpetek si nutre del visibile e dell’invisibile che ci vive intorno ma, molti lo scoprono solo attraverso le sue Opere dove temi come l’Omosessualità, il Nazismo e la Guerra non sono mai trattati come programmi di partito, perché le sue prospettive sono sempre inaspettatamente inusuali quanto autentiche.
Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®