L’Etruria

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Partiti alla volta di Firenze i tesori castiglionesi

Il 30 marzo inaugurazione della mostra alla Galleria dell’Accademia" su “L’arte di Francesco"

Partiti alla volta di Firenze i tesori castiglionesi

Il “San Francesco” di Margarito d’Arezzo e il “San Francesco riceve le stimmate” di Bartolomeo della Gatta, tavole dipinte conservate nella Pinacoteca Comunale di Castiglion Fiorentino, partite alla volta di Firenze, dove saranno esposte nella mostra “L’arte di Francesco – Capolavori d’arte italiana e terre d’Asia dal XIII al XV secolo” allestita alla Galleria dell’Accademia dal 30 marzo al 11 ottobre 2015.

L’evento è curato dalla Galleria dell’Accademia di Firenze in collaborazione con l’Ordine dei Frati Minori, e ideata scientificamente con la Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani, Pontificia Università Antonianum di Roma. La mostra si propone di documentare ai massimi livelli qualitativi la produzione artistica di diretta matrice francescana (pittura, scultura e arti suntuarie) dal Duecento al Quattrocento e, nel contempo, di porre in evidenza la straordinaria attività evangelizzatrice dei francescani in Asia, dalla Terra Santa alla Cina, rievocandola anche con oggetti di eccezionale importanza storica e incomparabile suggestione.

“Onorato a nome di tutti i castiglionesi nel vedere le opere della Pinacoteca Comunale al centro dell’interesse della Galleria dell’Accademia di Firenze. Ci auguriamo che la presenza dei nostri tesori possa portare benefici a Castiglion Fiorentino, certamente, ma a tutto il territorio. L’azione messa in campo dai sette comuni della Valdichiana va in questa direzione. Ho sempre pensato che l’unione fa la forza, ed ora l’azione messa in campo dai sette comuni della Valdichiana va in questa direzione. Le potenzialità “dell’industria” culturale sono infinite e sono a portata di mano. Sta a noi saperle coglierle e prenderle al volo” conclude il sindaco Mario Agnelli.

Margarito d’Arezzo, pittore aretino del XIII secolo, produsse con l’aiuto della sua bottega una serie di dipinti molto simili tra loro (tutti raffiguranti il santo di Assisi)che ebbero grande diffusione nelle chiese e nei conventi del centro Italia. L’opera castiglionese, datata alla seconda metà del XIII secolo, presenta in basso un’iscrizione che attesta la paternità dell’artista: “Margarito de Aritio me fe(cit)”.

Bartolomeo della Gatta, monaco camaldolese nato a Firenze nel 1448 e attivo ad Arezzo, è uno degli artisti più importanti dell’arte rinascimentale. Il San Francesco riceve le stimmate è considerato il capolavoro del maestro, espressione massima dell’arte quattrocentesca grazie all’elegante disegno, alla precisione nel raffigurare i personaggi, alle tonalità cromatiche e alla minuziosità con cui sono rappresentati il paesaggio e i particolari.