Abbiamo letto con attenzione l’ultimo comunicato del sindaco Basanieri che conferma, ancora una volta, l’incapacità di rispondere serenamente ai comunicati dei cittadini ( quasi infastidita per le libertà che si prendono!) , scrivere in maniera stizzita e pubblicare senza rileggere ciò che scrive.
Anziché leggere e rispondere ai comunicati ufficiali fa sempre riferimento a quanto riportato da articoli di giornali che , non essendo scritti da persone del luogo, possono incorrere in qualche imprecisione. E proprio all’unica imprecisione presente in un articolo si attacca, per accusare altri di “ confusione” e “affermazioni imbarazzanti” ( confondere Maialina con Via Capitini). Se avesse letto attentamente avrebbe capito che in nessun virgolettato sono contenute imprecisioni , faziosità e “scarsa conoscenza”, tantomeno attacchi all’amministrazione.
Lo stesso non si può dire del suo comunicato.
A parte l’esprimersi come un antagonista politico e non come un Sindaco, dimenticando che è l’ amministratore del territorio, si perde in spiegazioni che appaiono più che dettagli non richiesti , autoaccuse manifeste.
Riguardo all’area di Via Capitini, di proprietà privata, parla di “ riqualificazione dell’immobile” dimenticando che nel sito è presente da più di un anno l’immagine pubblicitaria di un edificio direzionale, chiamato Europalace, di centinaia di metri quadri, praticamente a totale copertura del lotto. Visto l’edificio esistente è evidentemente ridicolo parlare di riqualificazione!
Parlando di archeologia offende una Persona che da anni con competenza, conoscenza e passione, senza mai attribuirsi alcun titolo accademico , si occupa, studia e difende e diffonde la storia e le storie legate al territorio; che tanto ha fatto ( o tentato di fare )per evitare gli scempi del passato. Ma questo è indice della presunta superiorità culturale che condiziona i rapporti tra loro e noi comuni mortali.
La nostra non è affatto “ propaganda senza fondamento, faziosità , dietrologia o speculazione” ( su che, perché?) ; purtroppo per noi il passato dell’area Vivai ed ex Consorzio trova fondamento nelle cronache, anche giudiziarie, che riempirono i giornali anni fa e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Siamo altresì consapevoli che se la Sovrintendenza , rispettando ogni procedura, senza pressioni e interferenze, rileverà che il sito è senza importanza il privato potrà costruire; nessuno potrà però impedirci di pensare che si tratterà dell’ennesima inopportuna colata di cemento, ma non per questo faremo le barricate. Il privato ha pieno diritto sulla sua proprietà e il suo unico limite è l’interesse altrui e quello pubblico.
Riguardo all’area Maialina si danno troppe spiegazioni per non arguire che le probabilità di realizzazione siano ad un ragionevole stato di avanzamento . A cominciare dalle condizioni / prescrizioni imposte dal comune per la proposta di una variante e la sua adozione.
Nessuno ignora che le varianti sono consentite dalla legge e dal R.U.; altrettanto vero che le varianti possono essere accettate, o rifiutate se i progetti contrastano con la visione che si ha di un territorio. Se invece si ritiene che le varianti siano comunque e dovunque una prassi necessaria, viene da chiedersi a cosa servano i costosi Regolamenti Urbanistici.
Se poi un Sindaco scrive che, per la zona il regolamento urbanistico già prevede una media struttura alimentare , non si comprende neppure la necessità della variante, e se la variante ipotizzata è subordinata ai risultati dei saggi archeologici, si conferma quanto sopra: salvo presenze storiche, ma mooolto storiche, si farà. Ricordiamo però che qualunque permesso a costruire, qualsiasi cosa in quell’area, dovrà essere subordinato ai risultati delle indagini archeologiche.
In caso di assenza di reperti saremo felici per i privati coinvolti, ai quali riconosciamo ogni diritto, salvo il rispetto di quelli dei residenti nella zona.
Ma nessuno potrà impedirci di considerare questa ennesima invasione di cemento un tradimento morale e politico.
Allora, chi scrive banalità ?