È senz’altro da apprezzare l’ottimismo della nostra Amministrazione nel ritenere possibile organizzare gli eventi per il prossimo Natale. Dal comunicato del Comune apparso su La Nazione del 20 ottobre infatti leggiamo testualmente che: “Il sindaco e l’assessore alla cultura e turismo Francesco Attesti annunciano di voler confermare la casa di Babbo Natale, la casa della Natività, i concorsi canori sotto la neve artificiale. Tra le novità dell’edizione 2020 ci sarà la creazione di una pista del ghiaccio nell’area del parterre e di una pista analoga, anche se più piccola, a Camucia. Incognita mercatini di Natale che, per venire incontro alle esigenze di distanziamento, potrebbero trovare spazio lungo tutto il centro storico proprio a partire dal viale alberato del parterre passando per piazza Garibaldi, via Nazionale e arrivando alle piazze della Repubblica e Signorelli. Numerosi gli eventi in programma, tra cui concerti musicali e intrattenimenti per strada”. Il fondo economico attualmente messo a disposizione è di circa 100.000 euro, ma, con ogni probabilità, è destinato a lievitare.
Ottimismo a parte però, basta guardarsi intorno per capire che a Cortona ci si vuole proprio complicare la vita. Quanto alla programmazione di eventi per il prossimo Natale, infatti, Montepulciano ha già alzato bandiera bianca, Arezzo è sempre più dubbiosa sul da farsi, mentre in Alto Adige è stato ormai ufficializzato lo stop a tutti i mercatini di Natale (e da quelle parti se ne intendono certamente più di noi…). Evidentemente si è ritenuto, in modo opportuno e condivisibile a parere di chi scrive, che gli eventi natalizi, dati gli assembramenti che inevitabilmente si sarebbero venuti a creare, avrebbero determinato un rischio troppo alto di contagio. Ma aldilà della necessità – primaria – di tutelare la salute dei singoli e della collettività, vi è anche l’aspetto economico da prendere seriamente in considerazione. Già lo scorso anno, infatti, molti operatori economici hanno lamentato di aver incassato ben poco con le loro “bancarelle”. Ebbene, possiamo ragionevolmente prevedere che quest’anno, allestendo i mercatini al Parterre (che peraltro sarà senza dubbio utilizzato anche come parcheggio) gli introiti possano incrementare?
Nonostante tutto, Cortona ci vuole provare. Ma provare a fare cosa, poi? La risposta è nel comunicato del Comune: si insiste con l’allestimento della casa di Babbo Natale e della Natività, e addirittura di due piste di pattinaggio. E poi si programmano concerti e spettacoli lungo le strade del centro storico. Insomma, tutte occasioni ideali per creare assembramenti pericolosi che non potranno che impegnare le autorità nel tentativo di far rispettare le distanze di sicurezza. Insomma, date le premesse, ci sentiamo di affermare che questa edizione del Natale a Cortona sarà quasi certamente l’ennesimo flop e che, dunque, il relativo investimento (soldi pubblici, ricordiamolo) si preannuncia più che azzardato.
A nostro avviso la Giunta ha perso un’altra occasione per lanciare, con maggiore senso di responsabilità e maggiore coraggio, un nuovo format degli eventi di Natale più sobrio e più frugale e anche senza dubbio più consono al difficile momento storico che stiamo vivendo.
Ad esempio, si sarebbero potuti organizzare pochi eventi di qualità, che magari avrebbero richiamato a Cortona un numero inferiore di visitatori, ma che sarebbero stati maggiormente in linea con le restrizioni che stiamo affrontando. D’altra parte, non è proprio il momento di fare il pieno di visitatori. E, in ogni caso, da un punto di vista meramente economico, non è tanto il numero di presenze che conta, quanto il fatturato dei commercianti e delle strutture ricettive.
L’Associazione “Cortona Civica” si permette quindi di suggerire sommessamente all’amministrazione comunale di “cambiare rotta”: non vogliamo che Cortona sia trasformata in una sorta di “Disneyland” che metta a rischio la salute di residenti e visitatori senza peraltro alcun ritorno, né economico né d’immagine.
Piuttosto, per un Natale “alternativo” potrebbero essere organizzati concerti e spettacoli in totale sicurezza al Centro Convegni “Sant’Agostino” e al Teatro “Luca Signorelli”. Addirittura, si potrebbe ipotizzare di valorizzare e rilanciare il Maec con una mostra esclusiva.
Insomma, siamo convinti che la città di Cortona sia una perla già di per sé: ha bisogno soltanto di essere valorizzata e di certo non di essere “agghindata” come un anonimo Outlet qualsiasi.
Per “Cortona Civica” Federica Gabrielli