Signor Sindaco Agnelli,
ci rivolgiamo direttamente a Lei, per le responsabilità che Le competono quale rappresentante di un'intera comunità. Riconosciamo che in una situazione complicata come quella che stiamo vivendo, Lei e la Sua Amministrazione avete fatto quello che era in Vostro potere,
Adesso però è arrivato il momento di andare oltre l’ordinario!
Le nostre preoccupazioni, pur con il rispetto dovuto alle vittime e agli ammalati, vanno oltre l’emergenza sanitaria che, fortunatamente, fino a oggi, ha toccato in maniera lieve il nostro territorio. Esse si rivolgono alla totale mancanza di progettazione futura e alle confuse affermazioni di alcuni componenti della Sua giunta in merito alle strategie per sostenere la ripresa economica, condizione indispensabile per la tenuta del nostro tessuto sociale e produttivo.
In particolare, tra le tante sentite, diventano sempre più preoccupanti le dichiarazioni del Vicesindaco, la cui sola capacità è quella di lamentarsi in ogni occasione senza mai proporre alternative o soluzioni. Il suo assillo è la perenne ricerca di denari, meglio se a fondo perduto e liberi da qualsiasi vincolo di spesa, in modo da poterne disporre a proprio piacimento. Ci sembra fuori luogo per un comune dove, in periodi normali, la ristrutturazione di una scuola ha visto raddoppiare sia i costi sia i tempi di realizzazione, dove non si hanno più notizie della ristrutturazione dello stadio, chiedere, in un momento come questo, risorse aggiuntive da utilizzare a totale discrezione tra l’altro in deroga alle leggi vigenti che regolano appalti e concessioni.
Amministrare, Signor Sindaco, significa fare delle scelte, attribuire delle priorità. Scelte dalle quali la Sua maggioranza si è spesso sottratta per la smania di voler accontentare tutti. È giunto il tempo di smetterla con i piagnistei. Indugiare ulteriormente potrebbe essere fatale per i nostri concittadini. Inoltre, per tranquillizzare il Vicesindaco, è bene ricordare come, a svolgere parte del "lavoro", ci abbia già pensato il Decreto Liquidità emanato dal Governo. Si perché, tale provvedimento ha già fatto fronte e continuerà a farlo nell'immediato futuro, alla crisi di liquidità delle aziende, dalle più grandi alle più piccole.
I Comuni, semmai, avranno il compito di intervenire in queste dinamiche solo in casi particolari e limitatamente alle proprie capacità d’indebitamento e progettualità. Mentre, l’operato delle Amministrazioni Locali, continuerà a essere fondamentale per le questioni sociali, dove il Comune dovrà essere protagonista come lo è stato il Governo, ad esempio, attraverso i fondi per i buoni spesa o la Regione Toscana per le mascherine.
Oggi, più che mai sono necessarie chiarezza e prospettiva.
Un nodo fondamentale sarà costituito dalle scuole che, se dovranno riprendere a settembre avranno sicuramente delle limitazioni relativamente agli spazi e alla presenza in piccole aule di molti alunni. Questo è un problema Castiglionese da molto prima che arrivasse il virus. Cosa vogliamo fare? Stiamo prevedendo nuove strutture dove collocare gli alunni il prossimo anno? Un nuovo polo scolastico modulare per Scuole dell’Infanzia (Materne) e per la Primaria di Primo Grado (Elementari) sarebbe una soluzione fattibile impiegando poche risorse e permetterebbe, utilizzando vecchie e nuove strutture l’auspicato diradamento. Ma per fare questo serve un progetto, è necessario individuare un’area idonea….
Ancora, la scuola Secondaria di Primo Grado (Le Medie) nella sede degli Scolopi, da sempre dichiarata da tutti inadeguata, come la vogliamo sistemare? Anche qui noi pensiamo che strutture che insistono sul centro storico potrebbero essere recuperate e riadattate per questo scopo. Prima tra tutte la struttura del vecchio Ospedale di Sant’Agostino, di proprietà della ASL e in vendita da tempo. Forse sarebbe il caso, visto il momento, di chiedere agli Enti preposti, aiuti in tal senso, con progetti più concreti e realizzabili piuttosto che chiedere soldi a pioggia non si sa bene per fare cosa.
Questo vale anche per il Foro Boario, gli Ex Macelli, la Spiaggina, La Nave e addirittura l’ Area Ex SADAM, tutte situazioni che, insieme ad altre, potrebbero trovare in questa fase nuove possibilità e offrire nuove prospettive al nostro territorio.
Non ultime, le strutture sanitarie come la Casa della Salute, le teniamo così? Non si prevedono adeguamenti strutturali e nei servizi erogati? Vogliamo continuare a lasciare spazi inutilizzati?
Queste e tantissime altre cose potrebbero riattivare settori importanti della nostra economia e cambiare il volto del nostro Paese.
In conclusione, siamo convinti che il peggio non sia ancora alle spalle e che sarebbe opportuno organizzare meglio le azioni da fare.
Sindaco, siccome siamo certi della Sua voglia di fare, suggeriamo che, quando le Sue attività, connesse con l’emergenza sanitaria lo consentiranno, si organizzi un tavolo di lavoro e di confronto su queste e su altre tematiche per tracciare il futuro di Castiglioni insieme a tutta la cittadinanza.
Aspettiamo il Suo invito, Signor Sindaco, per il confronto che auspichiamo per la nostra bella e operosa CASTIGLIONI.
CASTIGLIONI NEL CUORE